La gamma degli Apple iPad è decisamente diversificata. Partiamo dal classico iPad per giungere ai grandi e potenti iPad Pro, ma passando da iPad mini e iPad Air. Quale scegliere quando si è condizionati anche dal fattore disabilità?
Apple iPad è disponibile in molte varianti, ma quale dovremmo scegliere?
Considerando che l’iPad è il prodotto d’eccellenza della produzione mondiale dei tablet sarebbe facile affermare: il migliore fra quelli che ci si può permettere.
Tuttavia non è mai così semplice e banale la valutazione, tantomeno quando il suo utilizzatore è un Disabile e quindi non un semplice Utente bensì un D-Utente che dovrà mediare fra le esigenze tecnico informatiche e i limiti dovuti alle sue ridotte capacità residue. Riprendiamo quindi il teorema già formulato perfezionandolo nella sua forma definitiva, ossia:
Se la disabilità ti rende Disabile, ma non inficia minimamente le tue capacità residue degli arti superiori, sarà come se tu non fossi Disabile difronte all’intero ecosistema Apple o soluzioni d’uso, singolo o in abbinamenti, di computer, smartphone, tablet e quant’altro di altri produttori.
Chiarito questo fondamentale concetto che vuole definire i tratti del “Disabile DOC” in relazione all’argomento, penso anche che siano propedeutici alla comprensione di quanto leggerete i seguenti articoli:
- 5 agosto 2021 – «#DSetup / Parte 13ª / L’iPad Pro con Face ID e Magic Keyboard è “la soluzione” per molti Disabili e non solo»
- 13 agosto 2021 – «#DAppleAcademy / Parte 8ª / Speciale iPad n. 1 / Partiamo dalla Apple Magic Keyboard»
- 26 agosto 2021 – «#DAppleAcademy / Parte 9ª / Speciale iPad n. 2 / Apple Pencil è “la” penna per iPad»
Fatte queste premesse giungiamo gradatamente al punto.
Indice sezioni
“Logistica Amanüènse”
Introduco con questo articolo un nuovo concetto: la «Logistica Amanüènse».
Unendo il significato di Logistica – che semplifichiamo come capacità organizzativa e gestionale degli spostamenti – e Amanüènse – più in generale coloro che hanno grandi abilità nelle mani per scrittura e… – otteniamo quella capacità di gestire le mani che definirà il nostro potenziale nell’interfacciarci con i vari modelli di iPad – nello specifico – ma non solo.
Quindi ognuno di voi potrà valutare se stesso e la propria Logistica Amanüènse anche in relazione al precedente teorema che, come dimostra, non tutti i Disabili sono tali difronte a tutto.
Quale iPad e per chi
L’immagine che segue è la schematizzazione di Apple della sua gamma di iPad. Nel mio esame sovvertirò quest’ordine puntando su una sequenza più storica e di accessibilità economica.
Iniziamo quindi la valutazione modello per modello:
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È “il classico” e lo storico, il modello che diede vita alla nuova produzione di Apple: gli iPad. Oggi ha una dimensione di 10,2″.
Le caratteristiche principali sono: display Retina, multi-touch retroilluminato LED con tecnologia IPS, risoluzione di 2160×1620 pixel a 264 ppi (pixel per pollice), luminosità 500 nit, rivestimento oleorepellente a prova di impronte e compatibile con Apple Pencil (di 1ª generazione)
Pro – È certamente l’iPad per antonomasia e il più accessibile economicamente. È adatto ai giovani per la scuola e il tempo libero, ma anche la stragrande maggioranza dei professionisti troverà, in questo modello, tutta la potenza necessaria a una attività lavorativa.
Consigliato – Per rapporto qualità, prezzo e potenza è per tutti.
Sconsigliato – Solo a chi per lavoro o passione fa grafica spinta e/o montaggio video in mobilità.
Pro e Contro per persone Disabili – Lo sblocco dell’iPad avviene o tramite Touch ID o mediante l’inserimento del codice di sblocco. È bene tenere presente che l’inserimento del codice richiede due pressioni sul “tasto home” che renderanno visibile il tastierino numerico.
Ne consegue che se il Disabile non è distonico sbloccherà agevolmente l’iPad con il Touch ID, altrimenti dovrà utilizzare il codice facendosi eventualmente aiutare da una penna per display touch che gli permetterà di agire con mani, bocca o piedi.
Il tasto home può essere per molti un ostacolo. - iPad mini a partire da € 459
È il cucciolo della linea con un display da 7,9″.
Le caratteristiche principali sono: display Retina, multi-touch retroilluminato LED, 2048×1536 pixel a 326 ppi, ampia gamma cromatica (P3), True Tone, rivestimento oleorepellente a prova di impronte, display a laminazione completa, rivestimento antiriflesso, riflettanza 1,8%, luminosità 500 nit e compatibile con Apple Pencil.
Non l’ho mai posseduto e mi ricordo che il mio amico Paolo, anni fa, mi disse: «Perché dovresti acquistare un iPad mini che, in definitiva, ha le icone grandi come quelle dell’iPhone?»
Non so se oggi sia ancora così, ma ritengo che l’iPad mini abbia molti punti a suo favore come sono anche certo che è scelto da una nicchia di mercato.
Se non fosse per il prezzo – per me elevato sebbene in ragione di una minor fetta di mercato – lo acquisterei per gestire anche solo i telecomandi virtuali come quello dell’Harmony Elite, Apple TV e… Nel divano sarebbe certamente meno ingombrante di un iPad.
Pro – Tutta la potenza di iPad, ma con dimensioni che entrano in molte tasche di giacche e giacconi!
Consigliato – A tutti coloro che hanno bisogno di un iPad, ma che non abbia l’ingombro di un iPad.
Sconsigliato – A chi non ha bisogno di un iPad di ridotte dimensioni, spenderebbe inutilmente più denaro.
Pro e Contro per persone Disabili – Essendo un hardware praticamente identico all’iPad, solo di più ridotte dimensioni, valgono per l’appunto le considerazioni fatte per il modello più grande: iPad. - iPad Air a partire da € 669
Personalmente l’ho sempre ritenuto “il Pro” di chi non può, o non vuole, permettersi un iPad Pro e sono consapevole che questa valutazione sia molto condizionata dalle mie esigenze di Disabile; con il suo display da 10,9″ ben poco si scosta dall’iPad (normale) che è di 10,2″.
Le caratteristiche principali sono: display Liquid Retina, multi-touch retroilluminato LED con tecnologia IPS, risoluzione di 2360×1640 pixel a 264 ppi (pixel per pollice), ampia gamma cromatica (P3), True Tone, rivestimento oleorepellente a prova di impronte, display a laminazione completa, rivestimento antiriflesso, riflettanza 1,8%, luminosità 500 nit, compatibile con Apple Pencil (di 2ª generazione)
Pro – Bello, elegante, potente e “in odore di Pro” (ma…).
Consigliato – Se si è “Disabili DOC”, potendo, meglio puntare al Pro da 11″; se non si è Disabili è una questione di necessità, potere d’acquisto e valutazioni tecniche molto personali.
Personalmente non amo le mezze misure, è però un hardware più evoluto dell’iPad e quindi si può usare, per esempio, una Apple Pencil di 2ª generazione e…
Sconsigliato – Ai “Disabili DOC”.
Pro e Contro per persone Disabili – Una delle innovazioni tecniche di casa Apple che più di tutte hanno segnato una maggiore Accessibilità per iPhone e iPad è il Face ID che – parlando di iPad – è disponibile solo per gli iPad Pro.
Non solo, il sensore del Touch ID nell’iPad Air è stato spostato sul lato superiore del dispositivo rendendolo ancora più inaccessibile per molti Disabili che gestiscono male le proprie mani.
È anche possibile che non si riesca a giungere alla lettura dell’impronta digitale se l’iPad Air lo si ha appoggiato sulla scrivania o altra superficie e, magari, in una cover protettiva e senza che si abbia la possibilità di gestirne il sollevamento; se invece fosse semi diritto – come collocato su una keyboard – il problema sarebbe raggiungere il sensore del Touch ID sia con una mano tremolante, distonica, e sia con la mano di un braccio estremamente debole.
La differenza fra i modelli base dell’iPad Air e dell’iPad Pro è solo di 230 euro, sono certamente molti soldi, ma con una maggiore spesa si avrebbero i vantaggi che leggerete qui di seguito relativamente a iPad Pro dotato di Face ID. - iPad Pro a partire da € 899
È quasi banale sottolineare che se un prodotto è top di gamma un motivo ci dovrà pur essere. Iniziamo con il dire che è l’unico modello disponibile in due formati, ossia: 11″ e 12,9″.
Le caratteristiche principali per il 12,9″ sono: display Liquid Retina XDR, multi-touch retroilluminato mini-LED con tecnologia IPS, sistema di retroilluminazione 2D con 2596 zone FALD (Full Array Local Dimming), 2732×2048 pixel a 264 ppi (pixel per pollice), tecnologia ProMotion, ampia gamma cromatica (P3), True Tone, rivestimento oleorepellente a prova di impronte, display a laminazione completa, rivestimento antiriflesso, riflettanza 1,8%, luminosità massima 600 nit, luminosità massima a tutto schermo 1000 nit e luminosità di picco (HDR) 1600 nit, contrasto 1.000.000:1 e compatibile con Apple Pencil (di 2ª generazione)
Per le caratteristiche dell’11” vi rimando alla pagina Apple.
Pro – È semplicemente il meglio che il mercato vi possa offrire.
Consigliato – A tutti coloro che né hanno una reale necessità professionale e/o di maggiore Accessibilità se si è “Disabili DOC”.
Sconsigliato – A nessuno.
Pro e Contro per persone Disabili – Ciò che rende grandemente appetibile l’iPad Pro per molti Disabili è il Face ID. Quest’ultimo infatti, per molti Disabili, è un vero e proprio strumento di indipendenza, una soluzione senza pari se abbinata a Siri usata in un certo modo. Sebbene Siri – e non si capisce perché – non possa condurvi alla home, per esempio, potrà sempre sbloccarvi l’iPad senza che lo dobbiate neppure toccare.
Facciamo un esempio pratico che abbia l’obbiettivo di navigare in Safari: guardando l’iPad Pro pronuncerò «Ehi Siri, lancia Safari», Siri avrà bisogno che io mi autentichi, ma la chiave per farlo è il mio volto, che tramite Face ID, sbloccherà il dispositivo consentendo a Siri di aprirmi Safari.
Ecco, solo così si inizia a parlare di reale Accessibilità e Usabilità!
Non ho esaminato i vari dispositivi da un punto di vista puramente tecnico, spero però – anche con quanto segue – di avervi dato una lettura dell’argomento veramente da “Disabile DOC”.
Cerchiamo però di aggiungere qualche considerazione.
Altri dettagli fra presente e futuro prossimo
Come aggiungere “eccellenza” a un grande prodotto intervenendo sia sull’hardware, ma soprattutto sul software non necessariamente solo iPadOS.
Il connettore
Con gli attuali iPad abbiamo due diversi tipi di connettori se ci limitiamo alla fisicità dello stesso. iPad e iPad mini hanno il connettore Lightning, mentre iPad Air e iPad Pro hanno un connettore di tipo USB-C che nel Pro risulterà già essere una presa Thunderbolt / USB 4.
Il tipo di connessione ci interesserà qualora avessimo la necessità di collegare all’iPad un Hub o una semplice periferica USB come una trackball ExpertMouse di Kensington.
La possibilità non manca né con un tipo di connettore né con l’altro; il connettore tipo USB-C facilita però di molto le cose e ci eviterà di sprecare soldi in adattatori dedicati che un domani quasi sicuramente non useremo neppure più.
Siri + Face ID
Non credo di dover aggiungere molto a quanto scritto in relazione all’iPad Pro e al suo Face ID. Era però obbligatorio sottolineare la potenza in Accessibilità di questo binomio!
Siri, un’assistente alla quale non hanno insegnato tutto
«Ehi, Siri!», questo è il titolo del video che vi invito a guardare prima di continuare la lettura; questo per capire come sia confortante poter interagire con un aiuto che c’è sempre e dimostra quasi una sorta di rapporto empatico.
Siri, come assistente vocale, è una grande risorsa per tutti e quindi lo è di più per chi è un “Disabile DOC” in relazione al teorema propostovi in apertura di articolo.
Peccato però che a Siri, i suoi creatori, non abbiano insegnato alcune cose che per noi Disabili risultano fondamentali. Come, ma non solo:
- Siri multi dispositivo (eh, magari!)
Manca la possibilità di “ribattezzare” Siri in funzione del dispositivo che adoperiamo.
Sarebbe necessario poter attribuire un nome alternativo a Siri per attivare l’assistente la dove occorre.
Nel mio caso con un Mac mini M1, un iPhone X, un iPad e un iPad Pro risulta impossibile, per esempio, essere certi che Siri si attivi su iPhone X; è casuale la sua interazione, risponde dal dispositivo che – presumo – intercetta per primo la richiesta d’intervento.
Questo è a dir poco inaccettabile! - Navigazione nel “Finder”
Si parla di Finder quando si parla di Mac ma estendiamo il concetto anche a iPhone, iPad etc. giusto per capirci.
Al momento non è possibile, per esempio, navigare fra le pagine di iPhone e iPad e questo è solo un esempio fra molti. - Chiusura di una App
Siri apre, lancia, una App ma non la chiude.
A qualcuno sembra logico? - Comprensione “contestuale”
Siri non è l’unica assistente vocale che non “entra nel contesto” per continuare ad agire in base ai comandi senza che debba essere invocata per ogni azione.
Se qualcuno ha prove concrete e contrarie a quanto affermo, sarò ben felice di smentirmi! - Parole mancanti personalizzate come comandi
Non è questo l’articolo nel quale si può approfondire l’argomento, ma sarebbe utile poter attribuire dei “nomi comando” ad azioni basiche, ma ripetitive, che agevolerebbero molti Disabili con problemi fonetici oltre a colmare una grande lacuna per tutti. - Regolazione del grado di comprensione voce utente
Ci è sempre stato raccontato che Siri risponde solo alla nostra voce, questo è certamente un bene per sicurezza e privacy.
Vi sono pero dei Disabili, con più o meno gravi problemi fonetici, ai quali occorrerebbe abbassare quella rigidità che Siri mette nell’accettarci come suoi utenti come da ID Apple.
Queste sono le “singolarità” che, se riconosciute, farebbero di un sistema un gran bel sistema!
Essendo l’utente che opera questa scelta non sarà Apple a “svaccare” sulla sicurezza, ma piuttosto sarà Apple a riconoscere le esigenze anche di molti D-Utenti… - Disponibilità in ogni dispositivo Apple (in base al mercato di riferimento)
Questa è più una questione marketing: è assurdo che vi siano, o vi siano stati, (non posso verificare tutto) dei dispositivi – vedasi Apple TV per esempio – che negli USA funzionino con Siri mentre in Italia no. - Implementazione dell’App Comandi come “esecutore” di Siri
Tanto più che Comandi arriverà anche in macOS con la versione 12 detta Monterey, sarebbe ora che fossero implementate tutte quelle funzioni relative al concetto esteso di “Finder” di cui ho già scritto.
Questo anche per diversi altri motivi già detti. - «Ehi Siri, sogni d’oro!», tramite ID Apple
Nell’ambito dello stesso ID Apple dovrebbe essere possibile attivare e disattivare Siri su un determinato dispositivo diverso da quello in uso. Ovviamente sempre impartendo il comando a Siri che risulterà in esecuzione su un altro nostro device o computer.
Per quanto macchinosa, potrebbe essere una primordiale soluzione alla definizione del dispositivo da voler usare.
Un comando utile potrebbe anche essere: «Ehi Siri, passa su [nome dispositivo]». - E…
La lista sarebbe ancora lunga.
Sebbene la trattazione verta su iPad, quanto sopra detto è ovviamente da intendersi per tutti i dispositivi Apple sui quali Siri ha la funzione di assistente vocale.
Siri dovrebbe certamente essere potenziata!
iPadOS 15 e “Controllo Universale” di macOS 12
In macOS 12 Monterey “Controllo Universale” renderà molto più usabili tutti gli iPad, quantomeno in modalità stanziale. Per molti Disabili poter utilizzare tastiera, mouse, trackball o… su tutti i dispositivi limitrofi e associati allo stesso ID Apple risulterà comodo, agevole e produttivo.
“Controllo Universale” sarà una grande soluzione per i D-Utenti! Molto più di altre pensate esclusivamente per loro.
C’è solo da augurarsi che “Controllo Universale” funzioni almeno sin da subito anche sugli iPhone perché altrimenti di universale avrà solo il nome…
In conclusione
L’intera gamma di iPad rappresenta differenti prodotti di eccellenza. Laddove sono stato negativo non lo sono stato per il prodotto, ma per la relazione dello stesso con quei “Disabili DOC” che sono i soggetti del teorema.
Personalmente, comunque, penso che la gamma degli iPad sia composta da un’eccessivo numero di modelli. Io risparmierei sulla diversificazione e quindi su moltissimi costi che si potrebbero drasticamente abbattere; come anche non spingerei troppo sella qualità dei display non Pro e…
Questo potrebbe portare a un iPad – normale – con Face ID, a un iPad mini sempre con Face ID, mentre quello che oggi è l’iPad Air verrebbe cancellato dalla gamma per essere sostituito con l’iPad Pro 11″ (che potrebbe anche ribattezzarsi Air per non creare un vuoto nella gamma attuale) e in fine vi sarebbe – per appassionati benestanti o professionisti – la vera “bestia” top di gamma che, oggi, è l’iPad Pro 12,9″ con SoC M1.
Meno modelli, meno varianti anche cromatiche, più risparmi progettuali, produttivi e logistici a vantaggio di una “Accessibilità da top di gamma”!
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