Inauguriamo la serie #DAppleAcademy con una riflessione che interessa il binomio Apple “macOS 11 Big Sur” e i nuovi “Mac con SoC M1”. Il futuro è già qui, ma richiede molta attenzione per non abbattere il livello di usabilità e accessibilità soprattutto – ma non solo – per chi è Disabile.
Questo articolo inaugura la nuova serie #DAppleAcademy. Dietro al roboante hashtag c’è semplicemente la voglia di capire come ottenere il massimo dall’ecosistema Apple e da tutti i “satelliti” che gravitano intorno a questo grande mondo.
C’è però anche l’intenzione di manifestare il protagonismo di chi, essendo Disabile, ha particolari necessità e il dovere – nell’interesse di tuti – di chiedere che siano fatte scelte giuste affinché, presente e futuro, siano il più possibile FEP – For Every Person – in altre parole Per Ogni Persona.
Oggi accenneremo a un futuro già presente, non approfondiremo però l’argomento perché ci concentreremo su una disattenzione che potrebbe creare molti danni se non arginata. Danni che non sarebbero solo a carico dei Disabili ma di ogni utente che dovesse usare un Mac con un semplice mouse o trackball.
Ben venuti in D-Apple Academy!
Il binomio che iniziò la “rivoluzione”
Apple, da sempre, è l’unica impresa in ambito informatico – Computer & Co. – che produce sia l’hardware come anche il software che gestirà il primo. Sull’evoluzione degli OS di Apple ci torneremo, oggi accenniamo solo che nel 2020 la casa di Cupertino ha fatto un ulteriore passo avanti progettando internamente il primo SoC – System on Chip – per i suoi computer Mac. Questo capitava già per i Chip utilizzati negli iPhone, iPad e…
Ne consegue che le due immagini che seguono rappresentano il “binomio rivoluzionario” mettendo in evidenza i due elementi fondamentali: per il software abbiamo la versione macOS 11 detta anche “Big Sur” mentre per l’hardware abbiamo il primo Chip made in Apple noto come M1.
In cosa consiste però la “rivoluzione” 2020?
Attraverso la nuova architettura dei Chip M1 è iniziata una transizione che già oggi, per esempio, consente di installare su un computer che abbia Chip M1 e Big Sur come macOS delle App pensate per iPhone o iPad.
Questo è possibile partendo dall’App Store nel quale troverete, per i risultati di una ricerca o App singole, due diversi pannelli: «App per Mac» e «App per iPhone e iPad».
Non solo, nel vostro account troverete queste due sezioni con tutte le App che avevate acquistato, anche gratuitamente, su Mac e idem dicasi per quelle del vostro iPhone o iPad.
È quindi la convergenza dell’architettura dei Chip M1 che associata a Big Sur consente di ampliare ai Mac il mercato delle App per iPhone e iPad; in soldoni, provate a immaginare che Mac, iPhone e iPad abbiano oggi “cervelli” in grado di parlare una lingua comune alla quale rimangono solo diversi dialetti legati alle terre d’origine: Mac, iPhone e iPad.
Ecco, questa è la vera “rivoluzione”!
È però tutto oro ciò che luccica?
Sì, potrebbe esserlo se Apple e i singoli Sviluppatori – dal più piccolo al più grande – fossero consapevoli di come debbono sviluppare una App che si possa definire veramente “Universale”.
Il vero tallone d’Achille di tutta questa magnificenza tecnologica è l’assenza di Apple dal ruolo di controllore e censore per quelle App che non possono essere usate in ambito Mac se non ottimizzate per un computer che, almeno per ora, non è un dispositivo touch.
Di seguito leggerete nel concreto di esempi incredibili e di come si può essere eccellenti anche agli albori di una transizione che giungerà a piena maturazione nel giro di due o tre anni.
Mac mini M1 è il Mac del D-Setup 2021
#DAppleAcademy non sarebbe potuta esistere senza l’inserimento del nuovo Mac mini M1 nel D-Setup. Presto vedrete quindi in concreto come e perché è stato scelto proprio questo Mac per sostituire il MacBook Pro 15″ di metà 2015. A questo si aggiungerà anche un iPad Pro 12,9″ e relativa Magic Keyboard gentilmente concessi da Apple Italia a supporto del progetto.
Il primo “scivolone” è di Apple
Nessun sistema operativo al suo debutto è privo di bachi e manchevolezze che verranno risolte con i primi aggiornamenti. macOS 11 Big Sur è talmente innovativo da essere naturalmente più “difettoso” dei macOS che l’hanno preceduto.
Sebbene sia stato rilasciato in ritardo rispetto alla consolidata tabella di marcia Apple, Big Sur ha già ricevuto due aggiornamenti importanti più uno minore per tappare probabili falle provocate dalla fretta o da sviste.
Sebbene a oggi si sia arrivati alla versione 11.2.1 Apple non si è ancora resa conto di aver dimenticato la barra di scorrimento nella colonna di destra del pannello “ID Apple” delle Preferenze di Sistema.
È una mancanza inaccettabile che mette in difficoltà tutti quegli utenti – Disabili e Normodotati – che non adoperando una periferica in grado di eseguire lo scroll della colonna di destra tramite rotella o gestures impedisce loro la corretta navigazione.
Come è possibile quindi che nella colonna di sinistra ci sia giustamente e correttamente una barra di scorrimento mentre nella colonna di destra no? Svista o volontà?
In ogni caso e grave valutata l’importanza di quel pannello e l’impossibilità di navigarlo come si dovrebbe poter fare. Con la versione 11.2.1 ho notato che le frecce «Inizio», «Fine» «Pagina su» e «Pagina giù» sono in grado di far scorrere la schermata, non è comunque una soluzione che può essere accettata come definitiva!
Questo primo “scivolone” di Apple è molto rappresentativo di un problema che potrebbe diventare decisamente macroscopico e difficile da controllare ai fini di una sua risoluzione.
Il nocciolo del problema è essenzialmente uno: Apple e i vari Sviluppatori hanno la consapevolezza che – oggi e per anni a venire – molti Mac non saranno touch neppure quando dovessero esistere dei modelli touch? Hanno altresì la consapevolezza che molte persone potrebbero non avere o non poter usare un trackpad o Magic Trackpad?
Capite bene che se una persona – Disabile o Normodotata – avesse solo una tastiera Apple Magic Keyboard e un Magic Mouse, come unica soluzione per scorrere la colonna di destra, dovrebbe tener premuto il clic (Click Look) e scorrere in basso o in alto facendo però attenzione a non attivare o disattivare alcuna voce.
macOS 11.3 risolverà questo problema oppure no? Dovrebbe!
Esempi di un presente che impone attenzione sul futuro
Quanto appena scritto dovrebbe aver messo a fuoco il timore che il mondo touch invada malamente il mondo Mac senza adeguarsi più di tanto. Le applicazioni che passano per App Store dovrebbero essere bannate temporaneamente da Apple; se le controllasse…
Cosa capiterà però per tutte quelle distribuite dai vari siti web degli sviluppatori?
Come sempre la risposta è nell’etica e nella qualità del lavoro di chi propone e proporrà soluzioni software: App.
A seguire tre esempi di App che – finalmente – posso gestire meglio usandole direttamente sul Mac mini M1.
Grazie alla collaborazione con Shelly Italia ho iniziato, e quasi ultimata, la domotizzazione della iD-Domus per quanto concerne serrature elettriche, luci, prese e termoconvettori.
Se prima di avere il Mac mini M1 ero costretto a usare iPhone o iPad, ora sarà possibile gestire i dispositivi direttamente da Mac. La lettura e l’operatività in genere sono agevolate.
La App di Shelly ha tutto ciò che deve avere, gli sviluppatori hanno fatto un gran bel lavoro e sembra non mancare nulla.
Non ho ancora aggiunto dei dispositivi, ma la gestione di quelli già installati risulta perfetta. Shelly Cloud tornerà presto protagonista su Disabili DOC.
Sebbene riporti ancora la dicitura «Non verificata per macOS» il suo funzionamento sembra impeccabile.
Anche in questo caso risulta più agevole controllare o gestire la propria rete Mesh creata con tre nodi Nova MW6.
Le barre di scorrimento sembrano presenti ovunque è necessario eseguire degli scroll.
La nuovissima e splendida App VOCOlinc si è rinnovata di recente facendo un grosso salto di qualità anche per quanto concerne accessibilità e usabilità.
Impeccabile su iPhone e iPad, risulta invece problematica sul Mac mini M1 per diversi aspetti. Principalmente sono mancanti le barre di scorrimento e la App non sempre trasmette l’ordine al giusto dispositivo.
Quando i problemi di questa App saranno risolti risulterà una risorsa veramente importante e comoda.
Telegram, dai il buon esempio dopo che…
Telegram è una App che apprezzo da quand’è nata ed è proprio perché la considero e la adopero molto che ne parlo affinché possa essere la protagonista di un buon esempio necessario!
Iniziamo chiarendo alcuni aspetti importanti:
- è un’applicazione nativa per macOS;
- non è certamente in beta essendo alla versione 7.4 (212544);
- è stata scaricata da AppStore dove c’è l’occhio vigile di Apple (o così dovrebbe essere…);
- è certamente stata revisionata per Big Sur visto che l’icona non è rotonda come “Telegram Lite”;
- è stata aggiornata recentemente;
- non è la versione “Lite” che potrebbe essere scevra di determinati elementi quando invece – beffardamente – la versione “Lite” le barre di scorrimento le ha;
- è poi possibile che nessuna persona prima di me abbia rilevato la mancanza delle barre di scorrimento nella App “Telegram”?
Come vedete dall’immagine che segue, le bare di scorrimento non ci sono e vi assicuro che non compaiono neppure al passaggio del puntatore come, invece, accade in “Telegram Lite”.
Di seguito vi propongo il messaggio che ho inviato ai gentilissimi volontari che gestiscono il Supporto Telegram. Dal messaggio si evince che non è un problema solo dei Disabili, ma di tutti coloro che hanno una certa dotazione di periferiche per il Mac come, ad esempio, quelle sopra linkate.
Gentilissimi,
il problema è semplice e non è solo a carico di chi, come me, è Disabile, mi spiego.Per gestire il Mac mini M1 uso un trackball Kensington ExpertMouse come molte altre Persone e Professionisti; la trackball ha 4 pulsanti, una ghiera e – ovviamente – la palla.
Personalmente non sono in grado di usare la ghiera che – forse – potrebbe gestire gli spostamenti verticali, ma non ne ho la certezza.Quindi, utilizzando solo il puntatore in abbinamento a Click e Click Look (come molti mouse e trackball fanno), è IMPOSSIBILE GESTIRE Telegram e questo indipendentemente che una persona sia Disabile o Normodotata !!!
Non solo, sul MacBook Pro avevo Telegram con delle barre di scorrimento estremamente fini (UNA FOLLIA STILISTICA!), completamente lontane dalla larghezza di 8px o 16px se il monitor è Retina.
Telegram è una grande risorsa, ma la DOVETE dotare dei giusti elementi per non precluderne l’utilizzo a molte persone… Anche perché chi non volesse le barre di scorrimento potrebbe sempre inibirle tramite le Preferenze di macOS.
Non fraintendetemi, anzi vi offro la mia consulenza, ma dovete RIMEDIARE SUBITO perché è una bella svista… mettiamola così…😃👎
Resto a vostra disposizione, un caro saluto
Carlo Filippo Follis – www.disabilidoc.it
— @CFFollis
Il Supporto Telegram mi ha poi invitato ad aprire un ticket che, però, doveva essere in lingua inglese. Purtroppo non è finito fra quelli taggati “Accessibility”, che sia un bene?
Vedremo ora quanto ci vorrà a dotare Telegram delle barre di scorrimento…
In conclusione
Big Sur abbinato a un Mac M1 e certamente l’inizio di un percorso evolutivo interessante per tutti e quindi, a maggior ragione, per chi è Disabile.
Apple sarà però in grado di gestire – come si deve – la convergenza di differenti ambienti di sviluppo?
Big Sur è sicuramente ancora in una fase di perfezionamento, certo è che se Apple non sarà rigida nei controlli – anche nei confronti di essa stessa – saranno dolori…
Alla fine di questa narrazione voglio sussurrare una riflessione: «In tutto ciò, il Dipartimento di Accessibilità di Apple di cosa si starà occupando?»
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