È la macro categoria che raggruppa tutte le notizie relative a due ambiti che dovrebbero essere sempre correlati ma che spesso non lo sono: “Cuore” e “Mutande”. Come dire: «Per la vita» o «Cominciamo con una botta poi si vedrà …». Essere Disabili, o diventarlo, può significare l’impossibilità di vivere l’amore o, anche solo, la propria sessualità. Per qualunque persona questo impedimento è una crudeltà tanto più se non si agisce per risolvere il problema.
Questa macro categoria con il suo nome rappresenta quasi certamente il tallone d’Achille di molti Disabili per non dire quasi tutti. L’essere umano è fatto per amare ed essere amato. Anche i single convinti hanno delle storie d’amore, forse non si sposeranno mai ma certamente vivranno una o più relazioni a completamento di una vita che altrimenti mancherebbe di “sale”.
A prescindere dalla disabilità questo argomento è complesso, articolato e per molti non è facile trovare l’anima gemella o semplicemente il partner. Se questa difficoltà è di tutti, quindi di tutti i normodotati, proviamo a immaginare quanto esponenzialmente vada aumentata la difficoltà per chi non è autonomo.
Vi sono molte forme di disabilità e differenti gradi di impedimenti. C’è il Disabile che anche in quanto tale si avvicina all’essere normodotato, ma c’è anche chi ha propio la necessità che gli venga fatto tutto. È colui che agisce per mano altrui, è colui che ha bisogno di quasi tutto come è anche colui che comunque ha impulsi e desideri come li hanno tutti.
Prima ancora di pensare al concetto di amore come relazione bisognerebbe pensare al concetto di amore come capacità di esercitare quelle funzioni motorie e fisiologiche che portano alla capacità di amare non solo con il cuore ma anche con il corpo.
Viviamo in una società sostanzialmente amorale dove ci permettiamo di guardare pellicole e di usare fraseggi o gesti che definire liberi è semplicemente eufemistico. Nello stesso tempo viviamo in una società in cui non viene accettata la più antica attività del mondo: la prostituzione.
I Disabili sono clienti particolari e affezionati di questo mondo fatto di lucciole. I più fortunati attraverso le esperienze che il mondo definirebbe “mercenarie” riescono a essere talmente consapevoli del propio corpo tanto da avere il coraggio di amare e di essere amati da qualcuno.
Non è semplice chiedere aiuti alla tua Lei o al tuo Lui in quei momenti di pre intimità. I Disabili hanno bisogno di molti aiuti per sopperire alle loro carenze nell’agire. Quale persona sana di mente non si porrebbe il problema di quanto io come Disabile posso “pesare” in quei momenti che invece dovrebbero essere leggeri e delicati, privi di tecnicismi e aiuti domandati.
I Disabili che sono giunti ad amare sono quelli che prima hanno fatto del sesso. I più fortunati fra loro hanno potuto vivere le due esperienze nello stesso momento. Comunque stiamo parlando di persone fortunate, ma molto fortunate!
Stiamo parlando di quei Disabili che dovrebbero raccontarsi per infondere idee e coraggio a chi ha paura di approcciarsi alla propria sessualità o attraverso una semplice azione di piacere o dichiarando i suoi sentimenti ad una persona che potrebbe già esserci e che potrebbe semplicemente accogliere, come no, la richiesta di essere amanti.
Non esisterà mai il consiglio giusto. Ogni Disabile come ogni persona in genere vive la propria sessualità e i propri amori esattamente come è, per il carattere che ha e per le idee che si crea.
Certamente bisogna prendere in considerazione che tentare può farci sbattere il naso, ma non tentare significa non vivere.
Un pensiero particolare va alle donne Disabili che hanno vita ancora più dura rispetto ai Disabili maschi, perché parlando di un approccio “tecnico e di solo piacere” incontrano un’offerta di mercato molto più contenuta e sovente molto più costosa.
D’altro canto a bilanciare questa disparità esiste il fascino femminile che se affiancato dal giusto coraggio può catturare l’amore più di quanto possa fare un Disabile maschio. L’uomo infatti, di fronte alla donna Disabile, limita la propria razionalità e le proprie visioni prospettiche per vivere invece il momento.
Disabili DOC ha la presuntuosa ambizione di fare il possibile affinché questa nostra morale amorale diventi un po’ più morale calandosi in quella che oggi noi chiamiamo immoralità. Questo concetto si svilupperà attraverso articoli e proposte. Certamente farà discutere ma il dibattito sarà alla base di future gioie o di continui dolori.
Partecipa
Commenti su Facebook
Commenta tramite Google+
Powered by Google+ Comments