Riflessioni su come semplificare la vita ai Disabili rivedendo alcune procedure relative al modello ICRIC dell’INPS.
Entro il 16 febbraio 2016 i Disabili dovranno compilare e far pervenire all’INPS il modello ICRIC che sostanzialmente serve all’INPS per sapere se il soggetto Disabile sia stato, oppure no, ricoverato a titolo gratuito presso una qualunque struttura preposta all’accoglienza dei Disabili.
Disabili.com ha pubblicato un articolo e due speciali sul tema del modello ICRIC che di seguito vi segnaliamo per evitare di riscrivere quello che i nostri colleghi hanno già spiegato in modo estremamente esaustivo. L’articolo e gli speciali sono:
- Invalidità. Modello ICRIC: scadenze e novità 2016
- Speciale modelli ICRIC, ICLAV e ACCAS/PS
- Speciale modelli ICRIC, ICLAV e ACCAS/PS – Modello ICRIC (Invalidità Civile RICovero)
Disabili DOC vuole proporvi quello che non è stato scritto, una riflessione logica che ci sembra possa semplificare le procedure ma soprattutto agevolare i Disabili che vivono in casa propria e che non dovrebbero più doversi preoccupare di questa incombenza.
Premessa
Come si è detto prima il modello ICRIC serve essenzialmente a dichiarare che non siate stati ospiti a titolo gratuito di alcuna struttura o istituto. Questa dichiarazione farà si che continuerete a percepire quanto vi spetta.
Va anche ricordato che il modello ICRIC si può compilare online senza doversi recare presso alcun CAF. È sufficiente disporre di un proprio pin INPS per effettuare le operazioni online, questo vi consentirà di compilare il modulo, verificarlo e inviarlo all’INPS.
Perché non reinterpretare la procedura?
Dando per scontato quanto è stato specificato nella premessa sono certamente molti di più i Disabili non ricoverati di quanti invece fruiscano dell’ospitalità gratuita di un istituto. Fatto quindi salvo questo dato perché non sollevare tutti i Disabili da una simile incombenza e far si che le strutture ospitanti siano le stesse obbligate a segnalare all’INPS la presenza, quindi il ricovero, del Disabile?
Così facendo si ridurrebbero drasticamente le notifiche all’INPS e il relativo lavoro di verifica.
Si otterrebbe anche un secondo risultato: i Disabili che vivono in casa propria non dovranno pesare sui loro supporter quotidiani per dover compilare e inviare un modulo la cui periodicità si ripete abitualmente.
Bisogna ricordare che il Disabile che vive in casa propria non sempre ha una autonomia eccellente o aiuti in grado di supportarlo anche nelle faccende burocratiche, a maggior ragione sarebbe ragionevole cancellare una gravosità che non ha alcuna logica tanto più se può essere gestita in altra maniera e limitatamente ai soggetti ricoverati.
La Vita Indipendente del Disabile passa anche attraverso la semplificazione burocratica di quelle pratiche che lo coinvolgono in maniera diretta e che, spesso, lo obbligano a ottemperare normative sostanzialmente poco utili o non concepite da chi vive la disabilità e quindi prive di semplificazioni fattibili e gradite.
Provate solo a immaginare l’incombenza che un Disabile, non avvezzo a compilare da sé moduli burocratici online, ha nel doversi recare presso un CAF per completare il modulo ICRIC tanto più se il soggetto Disabile ha problemi di mobilità. A ciò si potrebbe anche presentare la difficoltà di accedere alla sede del CAF perché non sempre tutte le strutture sono adeguate all’accesso di una persona con problemi di deambulazione e/o in carrozzina.
Il modello ICRIC non è una novità, esiste da anni, è quindi incredibile che nessuno abbia mai proposto una soluzione che non avvantaggia solamente i Disabili ma riduce anche di molto il lavoro destinato ai dipendenti dell’INPS preposti al vaglio di tali modelli.
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