All’interno dell’aspra lotta per ottenere quanto ancora manca ai diritti relativi alle unioni civili si inserisce la FISH con i diritti dei Disabili.
In questi giorni si fa un gran parlare sulle battaglie relativamente alle unioni civili. Dalla FISH, attraverso il suo Presidente Falabella, giunge una riflessione: «Non possiamo limitare il nostro impegno alle norme di settore. Le persone con disabilità sono cittadini e quindi, come ci insegna la Convenzione ONU, i principi di uguaglianza e non discriminazione devono essere trasversali a tutte le politiche e norme di un Paese.».
Il Disegno di Legge in questione è il numero 2081 ed è quello relativo alle unioni civili nonché il Disegno interessato dalla volontà della FISH che venga scritto un emendamento per inserire i Disabili, e le loro disabilità, nello stesso Disegno di Legge.
Il Presidente Falabella così si esprime su determinate situazioni: «Sul delicato tema delle unioni civili all’interno della nostra Federazione vi possono essere posizioni e sensibilità diverse, ma vi è unanime convinzione che la norma non possa essere completa se non considera nelle fattispecie previste anche le questioni connesse alla disabilità.».
Il Disegno di Legge non contempla infatti l’ipotesi che uno dei partner, o entrambi, possano essere Disabili. Questo lo si rileva dalla mancata previsione dell’estensione delle unioni civili delle agevolazioni lavorative che consentono permessi e congedi per l’assistenza di congiunti, fra i quali il coniuge e i figli, con grave disabilità.
Falabella così prosegue: «Su tale aspetto, foriero altrimenti di contenziosi in caso di approvazione della norma, sarebbe opportuno uno specifico emendamento. Ma prima ancora chiediamo che venga espressamente richiamato il rispetto dell’articolo 23 della Convenzione ONU che impone di eliminare le discriminazioni nei confronti delle persone con disabilità in tutto ciò che attiene al matrimonio, alla famiglia, alla paternità e alle relazioni personali. Abbiamo a mente molti episodi di discriminazione, in particolare, ma non solo, per quanto riguarda l’adozione e l’affido a persone con disabilità.».
È inutile sottolineare che Disabili DOC sottoscrive l’impegno della FISH e le motivazioni espresse nelle parole del suo Presidente. È però anche necessario fare una considerazione che potrebbe in molti casi semplificare molte argomentazioni. ONU o non ONU il Disabile è da sempre una persona, un cittadino della propria nazione, un membro della propria società e l’avente diritto di tutto quanto previsto dalle normative di legge.
Se oggi è necessaria un’azione della FISH per estendere ai Disabili i diritti che verranno sanciti attraverso il Disegno di Legge sulle unioni civili è perché lo Stato italiano non ha ancora fatto suo il concetto che il Disabile è una persona con la necessità di essere considerata al pari delle altre senza però dimenticare le specifiche necessità derivanti dalle proprie disabilità.
È indecente e fuori dal tempo che si continui a dover chiedere l’adeguamento di Disegni di Legge per una realtà che esiste da sempre e che nei decenni avrebbe dovuto conquistare le giuste posizioni sociali.
Non importa che oggi l’ONU ci dica che i Disabili vanno ribattezzati come «Persone con disabilità», è una assurdità che non trova riscontro – come dimostrato – nei fatti e che quindi rende l’azione dell’ONU, come molte altre, solamente di facciata o simpatiche per tutti coloro che amano filosofeggiare con le esigenze della vita anziché puntare alla concretezza.
Basterebbe una legge che dichiarasse l’estensione di ogni normativa scritta per i diritti e i doveri dei cittadini ai Disabili con la particolare adeguatezza di quanto normato in virtù di una Legge Quadro che dichiari le particolari esigenze della categoria.
Questo consentirebbe anche di risolvere alcuni problemi legislativi attualmente in atto proprio perché si da per scontato che difronte alla legge tutti siano uguali mentre invece i Disabili pur essendo cittadini come tutti gli altri hanno molte particolarità che dovrebbero essere tenute in conto dal legislatore.
Image Credits: Bigodino.it
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