Quando un Disabile, che il mondo vede spesso come una creatura inferiore, crea lavoro per altri, e con esso ricchezza per il paese, allora occorre legiferare a sostegno di una volontà che insegna a chi limiti non ha.
Ogni lavoro e ogni sua forma sono degni di rispetto. Quando però un Disabile riesce a costruire un’attività e a offrire ad altri opportunità lavorative si realizza qualcosa di speciale, di unico che stravolge completamente l’immagine che solitamente si ha del Disabile.
Questa sezione sta particolarmente a cuore a Disabili DOC. I motivi sono tanti. Si parte dall’idea che essere ciò che nessuno crede possibile sia l’inizio per cambiare un’immagine collettiva. Si pena anche che creare opportunità lavorative per chi Disabile non è sia un’azione socio-economica importante per due fattori ben precisi: si evita di avere un pensionato baby che lo sarebbe per tutta la vita e si realizza la condizione contraria, ossia che quel pensionato baby diventi il datore di lavoro di se stesso e di chi quasi certamente gli dovrà lavorare accanto perché molti Disabili avranno limiti e tipi di lavori tali da richiedere un supporto esterno.
Non è matematico affermare che per ogni posto di lavoro autonomo creato da un Disabile se ne crei uno per una persona che gli sia dipendente. Sebbene non sia matematico, certo, affermarlo significa avvicinarsi alla realtà.
La ricchezza dell’Italia non risiede nel risparmiare sulle pensioni di invalidità bensì nell’incentivare i Disabili a non essere pensionati ma lavoratori in carriera. I Disabili non ruberanno mai il lavoro agli altri, se questa può essere una paura, semmai creeranno opportunità di impiego.
Negli articoli che seguiranno approfondiremo questo argomento e lo faremo sotto una luce che stupirà molti.
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