Maurizio sognava di diventare giornalista e pur di concretizzare il suo sogno decise di espatriare recandosi a Bruxelles.
A firma di Dora Millaci compare su Dailyslow.it un interessante articolo dal titolo “Giornalisti disabili? Tutto è possibile con la determinazione” che racconta come Maurizio – questo è il nome del protagonista della storia – abbia deciso di trasferirsi all’estero pur di conseguire il sogno di diventare giornalista professionista.
L’articolo è molto bello e ve lo consiglio perché parla di una storia alla base della quale c’è la volontà e la caparbietà di un protagonista che vuole conseguire una meta lavorativa a tutti i costi. È una storia che dovrebbe essere conosciuta meglio, essere raccontata con più dettagli per far comprendere veramente e fino in fondo quanto può valere il lavoro per un Disabile.
Maurizio, a Bruxelles, oggi si occupa prevalentemente di tematiche sociali, cooperazione e sviluppo ma è anche diventato il curatore di un programma radiofonico della BBC che tratta storie di persone che si sono distinte per i propri meriti.
L’articolo di Dora Millaci ricorda anche un grande protagonista del giornalismo italiano e anch’egli Disabile: Franco Bomprezzi, che fu oltre che giornalista anche scrittore.La Millaci parla dell’amico Franco attraverso un breve profilo che ricorda le sue più importanti tappe professionali ma che soprattutto mantiene vivo il ricordo di una figura poliedrica che non fu solo giornalista ma anche autore di romanzi e Presidente della Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare per diversi anni e il suo impegno nel sociale non si fermò a questa carica.
Il buon Franco fu anche direttore responsabile di DM – l’organo di informazione della UILDM – per il quale ebbi l’onore di scrivere alcuni articoli. Ricordo Franco come una persona moderata ma determinata che spesso frenava il mio scalpitare, la mia voglia di accelerare quegli eventi che speravo potessero modificare qualcosa nell’ambito del D-Mondo.
Franco fu anche uno di quegli amici, o conoscenti, che condussero al giornalismo Antonio Giuseppe Malafarina che oggi è una firma quotata nel giornalismo italiano e che Disabili DOC ha intervistato attraverso l’articolo “Antonio Giuseppe Malafarina: intervista a un giornalista”. Anche Antonio, oltre a essere giornalista è impegnato nel sociale ricoprendo il ruolo di Presidente onorario della Fondazione Mantovani Castorina.
Le analogie fra queste tre figure testimoniano la passione, la voglia e il desiderio di condividere pensieri che possano costruire un futuro evoluto. Maurizio e Antonio ci sono ancora e sono molto attivi, l’amico Franco Bomprezzi fu molto produttivo e certamente contribuì a scrivere importanti pagine di D-Cultura che rimarranno sempre per quanto negli anni è cambiato.
Essere giornalista è un privilegio, questo è il concetto bello e reale espresso in maniera molto empatica da Anthony Hopkins nel film “Vi presento Joe Black”.
Il sogno di ogni giornalista è forse lasciare una traccia di se attraverso il valore dei propri scritti, per quanto mi riguarda il mio personale desiderio sarebbe far diventare Disabili DOC il centro di comunicazione di chi vive la disabilità e di tutti quanti sono autori a vario titolo nel D-Mondo.
A Maurizio e Antonio vanno i miei auguri per una felice e sempre più luminosa carriera, mentre all’amico Franco, come sempre, il più caro ricordo.
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