Si può impegnare il tempo libero anche attraverso hobby e passioni che spesso ci portano ad inventarci dei modi nostri per giocare e competere con chi non è Disabile o con oggetti e strumenti non sempre usabili al massimo.
Nell’ambito delle attività da svolgere sia al chiuso che all’aperto vi sono sia gli hobby che le passioni più popolarmente riconosciute. Per un Disabile gestire un proprio hobby non è sempre semplice, tanto più se si sceglie un hobby perché piace e non per quanto possa risultare accessibile alle nostre capacità residue.
Molti non sanno che, soprattutto all’estero, vi sono aziende specializzate nella produzione di giocattoli per bambini Disabili. Il gioco potrebbe essere inteso come un hobby, per molti è il primo lavoro che il bambino deve fare. Se il divertimento è intelligente può anche insegnare.
Il problema è che non sempre giocare è semplice, molti giocattoli sono difficili da gestire per chi ha dei problemi con la manualità o per chi è in carrozzina.
La cosa peggiore è che questi giocattoli non sempre sono facilmente reperibili nei negozi italiani.
Come si fa a spiegare ad un bambino che non può giocare con l’aeroplano o con la macchinina che il coetaneo fa correre sul pavimento di casa?
Non è semplice. Bisogna reagire a livello culturale e, ove possibile, pensare dei giochi o dei giocattoli che siano il più usabili da tutti senza snaturare il prodotto stesso. La vera convergenza la si ha su un prodotto che non sacrifica se stesso e la sua bellezza a vantaggio della fruibilità da parte del Disabile.
Per questo i Disabili si devono fare portavoci delle loro esigenze affinché gli studi tecnici del mondo industriale recepiscano e comprendano delle esigenze che altrimenti non saprebbero nemmeno rilevare.
Molte delle cose che ci mancano, noi Disabili, non le abbiamo nemmeno mai chieste o pretese. Rifletteteci!
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