TV Talk: non è facile parlare di disabilità. Come comunicare al meglio?

Tutti gli anni di questi tempi è protagonista Telethon, maratona televisiva dedicata alla raccolta di fondi da destinare alla ricerca che indaga nuove soluzioni per malattie genetiche e malattie rare.

Nell’ambito di queste 30 ore di maratona, quest’anno si è distinta una trasmissione che è piaciuta molto per i toni con cui si è affrontata la disabilità e anche la figura del Disabile. Stiamo parlando di TV Talk che ha ispirato un articolo molto bello scritto da Simonetta Morelli per InVisibili de Il Corriere della Sera. Vi proponiamo la lettura dell’articolo dal titolo “Andare oltre Telethon, per parlare di disabilità in TV” che riassume con precisione quanto trattato nell’ambito della trasmissione. Per chi invece volesse guardare il video della puntata di TV Talk parta da questo link e al 22esimo minuto inizierà ad ascoltare gli argomenti trattati nell’articolo di Simonetta Morelli.

Disabili DOC si associa a quanto scritto su InVisibili perché siamo convinti che sia veramente difficile trattare di un tema spesso sconosciuto o comunque non approfondito come si dovrebbe. Durante una telefonata con il Dott. Antonio Giuseppe Malafarina si discusse proprio di come gli aggiornamenti professionali dei giornalisti dovrebbero interessare anche l’argomento disabilità. Il Dott. Antonio è un giornalista freelance che di disabilità ne sa molto in quanto è diventato Disabile, quindi il concetto che si espresse acquisisce un valore ancora più alto perché espresso da due persone che vivono la disabilità. Per chi volesse conoscere il Dott. Antonio può visitare il suo profilo su InVisibili.

Disabili DOC non si stancherà mai di ribadire un concetto: i Disabili devono diventare sempre più protagonisti della loro vita, e quelli che riescono a raggiungere importanti mete – in tutti gli ambiti – dovrebbero farsi testimonial del “culto del possibile” affinché si definisca, o meglio si ridefinisca, la vera immagine del Disabile.
C’è bisogno di concretezza dopo troppi anni di vane parole, è il momento di offrire al D-Mondo quei risultati che altre minoranze hanno conquistato da anni.