In questo articolo proponiamo il testo del progetto relativo all’assistente sessuale per come è stato pensato da Max Ulivieri e dal suo gruppo.
Nell’intima unione dei sessi consiste la perfezione ontologica della natura umana. L’uomo perfetto è l’uomo più donna. Beato Carlo Gnocchi
Il grande sacerdote, che tutti ricordiamo affettuosamente ancora oggi come Don Carlo, quando scrisse quella frase sicuramente non pensava alla figura dell’assistente sessuale per Disabili ma certamente ci ha lasciato una saggia e consapevole testimonianza di una realtà con radici, anche filosofiche, antiche.
Un’altro grande uomo divenuto Papa, Paolo Giovanni II, una domenica di molti anni fa affacciato alla sua finestra in Vaticano dichiarò ai fedeli e al mondo che anche i Disabili hanno diritto al sesso. Fu un’affermazione che riecheggiò nei vari TG per qualche giorno ma poi le parole del grande Papa vennero dimenticate.
Oggi vi voglio proporre questo articolo come omaggio all’operato di Max Ulivieri fondatore del progetto Lovegiver.it.
In articoli precedenti ho manifestato delle perplessità che non sono relative all’introduzione della figura dell’assistente sessuale intesa come progetto bensì nutro seri dubbi che il legislatore italiano possa – anche dopo aver varato la legge – garantirne l’attuazione tanto più equamente e su scala nazionale. Di questo parleremo nel prossimo articolo.
Mi auguro anche che Max Ulivieri voglia concedermi un’intervista perché è volontà di Disabili DOC aprire con questo articolo un cammino a sostegno del diritto dei Disabili a vivere la propria vita sessuale. Diritto che il normodotato esercita, come fa per molti altri, avvalendosi della propria autonomia mentre noi siamo limitati nella libertà d’azione. Quindi anche nell’esercizio del nostro libero arbitrio, dono concesso a tutti quantomeno su base teorica.
Oggi vi lascio alla lettura del progetto che troverete a pagina 2.
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