Shelly Italia ha scelto di supportare il progetto #iDDomus che inaugura una serie di Speciali che debuttano con qualcosa di decisamente insolito – forse unico – come un telefono fisso reso smart dai prodotti Shelly e dalla “genialità” di chi riesce a risolversi dei problemi in assenza di una utile offerta di mercato. È nato così “SmartLandline” su base Panasonic KX-TS620EX.
NdR: leggete attentamente l’articolo per comprendere che alcune offerte di mercato come lo smart speaker Gigaset L800HX o il Motorola AXH01 non sono assolutamente paragonabili, per vari motivi, a quanto io vi propongo.
CFFollis
Questo è il primo articolo di una serie di Speciali dedicati ai prodotti Shelly, ma soprattutto a Shelly Italia che, in veste di importatore, scelse già un anno fa di supportare il progetto iD-Domus.
I prodotti Shelly sono fra le migliori proposte per rendere domotici tutti i vari tipi di ambienti, dietro a ogni singolo prodotto vi è un ecosistema gestito e organizzato da una App – Shelly Cloud – e da infinite possibilità di gestione attraverso Gruppi, Scene, Routine e utili malizie che si imparano con il tempo.
Se con il prossimo articolo esploreremo i vari sistemi di gestione dei dispositivi per poi analizzarli in articoli successivi, oggi voglio iniziare con “il botto” proponendovi qualcosa di atipico che apre un nuovo orizzonte per l’uso che si può fare dei prodotti Shelly.
Ecco quindi perché e come è nato “SmartLandline”.
Partiamo dal Panasonic KX-TS620EX
Da sempre uso telefoni Siemens o Panasonic perché offrono una affidabilità, una qualità e una longevità che non ho riscontrato in altre produzioni.Non potendo tenere in mano la cornetta, molti anni fa, l’amico Enrico, che lavorava in Siemens a Milano, chiese e ottenne che mi fosse donato un telefono viva voce già con tastierino numerico – parliamo di circa 45 anni fa – e dotato di una mascherina in policarbonato trasparente che mi impedisse di toccare più tasti contemporaneamente.
Sino a un anno fa sulla mia scrivania cera ancora un efficientissimo telefono Siemens. Avevo però bisogno, per il mio esperimento, di un telefono che avesse precise caratteristiche strutturali e che, nel contempo, fungesse anche da segreteria telefonica.
Ricordando il telefono che avevo acquistato per l’ufficio nel lontano 1986 andai a esaminare l’offerta di Panasonic e scelsi il modello KX-TS620EX (da poco non più sul portale Panasonic o momentaneamente non disponibile).
Questo telefono non è certamente perfetto, il suo più grande tallone d’Achille è certamente il display la cui inclinazione non è regolabile come su altri modelli della stessa Panasonic per non parlare della sua scarsa leggibilità se il punto d’osservazione non è più che perfetto.
Un altro grosso difetto di questo modello e l’impossibilità di funzionare qualora mancasse la corrente, questo dettaglio per un Disabile è a dir poco fondamentale; io però sapevo di inserirlo nell’ambito del circuito elettrico della scrivania dotato di un gruppo di continuità, il problema era quindi per me risolto.
Invece un punto a favore fu il costo, un anno fa lo pagai 49 euro; era quindi una spesa più che sostenibile per un esperimento domotico.
Perché mi occorreva un telefono fisso Smart?
Se squilla il telefono e non ci si trova nei paraggi è molto probabile che non si arrivi in tempo a rispondere, se poi sei Disabile le probabilità tendono ad aumentare di parecchio…
Avevo quindi bisogno di poter accettare una chiamata e riagganciare anche quando mi fossi trovato nel divano, in cucina – il telefono è nella sala – o comunque a portata di viva voce ma non a portata di dito.
Tutto doveva avvenire attraverso la rete di Echo presente in tutta la casa anche a scopo di interfono smart. Sulla scelta degli Amazon Echo ci tornerò con un articolo dedicato.
Ecco, questa era la mia necessità.
Come ho modificato il Panasonic KX-TS620EX
Ancora una volta coinvolsi mio cugino Felice, io avrei messo l’idea e lui le sapienti mani dell’ingegnere elettronico che avrebbe individuato i contatti su cui saldare i fili che dovevano raggiungere la presa dello spinotto bipolare. Nell’immagine che segue potete proprio notare i due cavetti già saldati.
Ora occorreva individuare la componentistica Shelly non solo per il funzionamento smart del telefono, ma anche per il “confezionamento” elegante dell’idea stessa. La scelta ricadde su due prodotti Shelly:
L’adozione di questi prodotti fu tutt’altro che casuale. Lo Shelly 1, con il suo contatto pulito (0 I), era ideale per gestire la linea derivata dal telefono senza che vi fosse alcuna interferenza con l’alimentazione dello switch Wi-Fi che volli mantenere a 220V.
Inoltre lo Shelly Button non solo avrebbe fatto da contenitore protettivo, anche per l’utilizzatore, dello Shelly 1, ma ne avrebbe consentito il comando manuale. Questa peculiarità potrebbe servire a chi possiede una grande scrivania e vuole un bottone, a qualche metro dal telefono, per rispondere a una chiamata o terminarla; chissà, magari non si possono impartire momentaneamente comandi vocali e neppure si vuole circumnavigare la scrivania per agire fisicamente sul telefono.
Nell’immagine che segue potete vedere i prodotti usati.
Invece l’immagine successiva mostra lo Shelly 1 già inserito nello Shelly Button. Quest’ultimo è pensato per essere usato prevalentemente per rendere smart lampade che non lo sono o comunque prodotti alimentati a 220V o tensioni identiche fra l’apparecchio reso smart e lo stesso, Shelly 1.
Per evitare quindi di friggere il telefono, notate come i cavi che raggiungono il telefono siano stati collegati direttamente allo switch, quindi allo Shelly 1, precedentemente impostato come relè temporizzato a 1 secondo; questo perché l’impulso che “risponde” e lo stesso che “aggancia”, come se nel Panasonic vi fosse una sorta di relè passo passo
Uno dei punti di forza di questa soluzione è il parallelismo con il funzionamento originario del telefono, posso quindi rispondere tramite comando vocale e poi terminare la chiamata agendo sul bottone del telefono o viceversa.
Nell’immagine che segue, in basso a sinistra, potete notare il cavo proveniente dallo Shelly 1 che, terminando con uno spinotto, si innesta nella presa montata sul telefono.
Sarebbe stato possibile fare di più, ma…
Con questo telefono Panasonic e i prodotti Shelly sarebbe stato possibile fare di più, ma non avrebbe avuto molto senso a causa dell’incremento dei costi.
Con tre Shelly 1 in più, sarebbe stato possibile gestire le chiamate dirette memorizzate per i tasti M1, M2 e M3. Si sarebbero però incrementati i costi non solo per l’aggiunta di tre switch, ma anche per un contenitore realizzato apposta e magari stampato in 3D.
È, o sarebbe, molto più logico spendere in un telefono smart fatto e finito con una ampia compatibilità e semplicità di gestione.
Chi potrebbe produrre uno “SmartLandline”?
Personalmente vedrei bene un Panasonic KX-TS620EX Smart corretto però nelle sue pecche progettuali affinché diventi veramente un gran bel prodotto. Vi sono modelli interessanti anche in ambito Siemens Gigaset come, per esempio, il Gigaset DL500A che potrebbe essere un’ottima base di partenza per una versione Smart e più Usabile da chi è Disabile; questo telefono, già oggi, presenta delle caratteristiche molto interessanti per tutti, ancor di più per che ha bisogno di semplificarsi la vita…
Proviamo però a essere di ispirazione a qualche grossa realtà.
Idee per chi le vuole cogliere…
Facciamo ora un po’ di fanta tech:
- Amazon EchoPhone
EchoPhone, oltre alle normali funzioni di un telefono Smart, vi consente di rispondere e terminare la chiamata rimanendo esattamente dove vi trovate, basterà un nostro Echo o dispositivo con Alexa, per pronunciare «Alexa, rispondi / aggancia».
EchoPhone vi permetterà di rispondere in viva voce senza che dobbiate interrompere ciò che state facendo.
Sincronizzate i vostri Contatti iOS o Android con EchoPhone e chiamate da rete fissa chi desiderate, fatelo anche durante un rilassante idromassaggio o mentre vi state dedicando alla vostra passione per la cucina o ancora…
EchoPhone chiamerà per voi anche famigliari, parenti o amici che abbiano affiliato il loro account Alexa alla vostra rete EchoPhone.
Nel 2023 EchoPhone E diventerà il vostro telefono per la piccola e media impresa che si integrerà con i vostri EchoPhone 2022. - Apple iLandline
Appoggiate il vostro iPhone su iLandline multi account per sincronizzare i vostri contatti mentre ricaricate comodamente iPhone o utilizzatelo come semplice telefono Smart avvalendovi delle sue funzioni autonome.
Se collocato sulla vostra scrivania di lavoro potrete collegarvi tastiere e mouse o trackball USB o Bluetooth per averle sempre disponibili tramite “Controllo Universale” su iPhone, iPad e… anche se il Mac sarà spento.
iLandline sarà quindi anche il vostro Hub domotico, uno smart speaker e molte altre cose…
In conclusione
Un mio carissimo amico pensa che i telefoni fissi siano in via di estinzione e che nelle case sia destinata a giungere solo una linea dati. Io invece penso che gli attuali telefoni fissi siano abbastanza arcaici da giustificare un totale rinnovamento che li porti e li integri in un presente che è già infinitamente ricco di funzioni a questi correlabili.
Nel 2021, alle porte del 2022, anche gli operatori dovrebbero smetterla di speculare su distinzioni che non hanno più motivo di esistere come “Traffico Voce” e “Traffico Dati”. Oggi più che mai la Voce è un Dato.
Un telefono fisso Smart non è solo un oggetto utile a Tutti, quindi ancor più ai Disabili, ma dovrebbe diventare un centro di controllo e smistamento dati che riassuma, integrandoli, una serie di prodotti che ora abbiamo sparsi per la casa.
Sebbene Amazon non sia uno storico produttore di telefonia, avrebbe molto senso un EchoPhone seguito da un EchoPhone E, questo perché Amazon più di altre realtà ha saputo imporre, gestire e soprattuto seguire mediante puntuale assistenza l’intero ecosistema Alexa.
Una cosa è certa: chiunque realizzi un telefono fisso Smart lo dovrà rendere compatibile con tutti i maggiori assistenti vocali come: Alexa, Assistente Ggogle e Siri.
Questo articolo, pur essendo il primo Speciale dedicato alla domotica di Shelly, ha sacrificato gli aspetti più tecnici che però verranno ripresi dal prossimo Speciale.
Ringrazio Shelly Italia che da ora diventerà una degna protagonista qui su Disabili DOC.
https://www.youtube.com/watch?v=MjzTGmvZ1lc
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