#DAppleAcademy / Parte 3ª / VIDEO / Non negate ai Disabili uno strumento di autonomia: le barre di scorrimento

Nel video penso di chiarire bene, sebbene prolissamente, i vari perché correlati all’indiscutibile necessità delle barre di scorrimento nell’ambito delle finestre del sistema operativo come di tutte le applicazioni.

Le barre di scorrimento – almeno in macOS – si sono già trasformate a sufficienza giungendo, per esempio, a quel minimalismo che le ha depurate delle frecce – da ultimo raggruppabili alla base e a destra – che servivano a eseguire uno spostamento (scroll) verticale od orizzontale.

Il senso estetico vale quindi più dell’Accessibilità utile a un Disabile, come a molte altre persone, che potrebbero usare un sistema di gestione del puntamento – mouse o trackball – privo di elemento utile a simulare, e quindi gestire, lo spostamento che, quasi sempre o nella maggior parte dei casi, si l’imiterà però ad agire verticalmente.

Se Apple rende possibile quanto detto, per essa stessa e per le applicazioni di terze parti destinate a macOS, la tanto celebrata e certamente gestita Accessibilità che fine ha fatto o farà?

Tutti si adoperano per elementi certamente più effimeri come la sagoma dell’icona delle App o la distanza fra le diverse icone sul lato destro della barra dei menù e… E poi?

Siamo certi che si sappia ciò che si sta facendo?

Fra quanti anni i Disabili dovranno utilizzare specifici ausili solo perché un grafico – non ancora divenuto Disabile (perché tutti lo possono diventare…) – fa i propri “esercizi spirituali” sulla propria inconsapevolezza ma anche sulla nostra pelle?

Cara Apple, tu che mi hai dato maggiore autonomia dal 1984, sviluppa un sistema che inchiodi tutte le applicazioni prive di barre di scorrimento o non conformi alla GUI del tuo bel sistema operativo; così magari anche tu le metterai nella colonna di destra in «Preferenze di Sistema» ➡︎ «ID Apple» se già non l’hai fatto con la versione 11.4 di macOS Big Sur che installerò a giorni.

Questo articolo, come il video, non vuole essere una critica nei confronti di Apple o… piuttosto la partecipazione a una vita e a una cultura che dovrebbero puntare a un futuro non più Accessibile bensì di tutti quanto più possibile pur ben consapevoli che in questo caso tutti è sinonimo di utopia; ma proprio perché non bisogna credere nell’utopia ma puntare alle cose fattibili quantomeno non distruggiamo ciò che sin qui abbiamo costruito intelligentemente!