Nemmeno la morte spaventa l’ignoranza di chi agisce irresponsabilmente. È dura vivere da Disabili eh! Provate a pensare a chi Disabile lo è davvero, forse dopo vi peserà meno una “reclusione a tempo”!
Guardate innanzitutto il video.
È inconcepibile che molti cittadini italiani neppure difronte alla possibilità di morire abbiano la capacità di essere “obbedienti”.
Forse queste personcine che bramano la corsetta o la fumatina con l’amico dovrebbero provare – solo provare – a vivere un anno da Disabili.
A voi è chiesto un sacrificio “a tempo”, molti Disabili invece vivono “agli arresti domiciliari” senza aver commesso il fatto e non anno neppure l’ora d’aria che rivendicate voi.
Ci definite spesso come soggetti “deboli”, bene, provate allora ad essere almeno “deboli” come lo siamo noi!
In casa voi siete almeno indipendenti, molti di noi non vivono neppure indipendentemente nell’ambito domestico… Smettete di lamentarvi e tirate fuori le palle una volta tanto!
Ora un appello ai giornalisti: smettete di giustificare spostamenti e a chiedervi in diretta se la corsetta fatta alle 6 del mattino sia meno dannosa che in altre ore, fatela finita di alimentare la deficienza collettiva perché anche i Disabili vivono spesso in case piccole se non addirittura in una stanza dalla mattina alla sera senza neppure la possibilità di andare sul balcone e sentirsi dei Bocelli o…
… e poi ci definite “deboli”, ma andate a farvi una corsetta (terminata l’emergenza)!
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