Tempo fa proposi alla mia rete LinkedIn di rispondere a una semplice domanda: «Come immaginereste la vostra vita lavorativa se diventaste Disabili non autosufficienti?». Il quesito l’ho poi reso più conciso ed è venuto fuori un bel punto di domanda: «Se diventassi Disabile anche io?», ovviamente siete voi che vi dovete rispondere in quanto io – come molti nostri lettori – sono già Disabile.
Oggi va di moda socializzare il proprio pensiero. L’idea nacque infatti per raccogliere la vostra capacità di immaginarvi “depotenziati”, con capacità residue ridotte a tal punto da dover dipendere da ausili o persone e, in molti casi, anche da ambedue i sostegni.
Quella che Disabili DOC immagina come un’operazione culturale ha anche un suo hashtag #SeDiventassiDisabileAncheIo. Sarà così possibile far correre sui vettori social tutto ciò che potrà riguardare l’operazione e il vostro protagonismo coraggioso, quello che potrà immaginare una realtà che si spera non si avveri mai ma che potrebbe cogliervi impreparati in ogni momento.
Oggi mi rivolgo ai miei colleghi Disabili per un supporto che vi sproni, ma nel contempo mi rivolgo anche a voi – popolo di normaloidi – ancora dotati di capacità d’azione.
Immaginare oggi serve a costruire un Mondo che sia di tutti, più adeguato alle variegate necessità e questo sarà possibile proprio perché voi potreste volere un mondo migliore – un D-Mondo – creato su misura anche per come potreste essere.
È giunto il momento di parlare più di disabilità che di Disabili, questo perché i Disabili non siete voi e di loro – di noi – potrebbe anche interessarvi ben poco mentre invece se parliamo di disabilità potremmo parlare di un futuro che vi potrebbe interessare o per una patologia latente o per un incidente grave o ancora per una semplice vecchiaia vissuta gravosamente.
Non pensate quindi al futuro dei Disabili, immaginate e prodigatevi piuttosto per il vostro. Questo porterà a risultati di interesse collettivo che faranno evolvere l’umano pensiero.
Pensate a noi pensando a voi!
Inviateci la vostra immaginazione, le vostre storie rispondendo semplicemente alla domanda: «Se diventassi Disabile anche io?»
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2 commenti
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Il Vivere con una mamma con micro Infarto degenerativo per poi passare a Alzheimer e 10 lunghi anni di coma vegetativo dove solo gli occhi esprimevano emozioni ( lacrime) una figlia tre nipoti …..non ero più io non erano più loro ero solo ciò che era lei ……..io sono te tu sei me mamma
Fraioli Anna
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