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Access Earth: il Google Maps per il viaggiare dei Disabili

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Il giovane irlandese Matt McCann ha creato Access Earth che si propone come il Google Maps per l’accessibilità a strutture e luoghi per Disabili. Il servizio è in fase Beta, ma si propone a livello internazionale.

È crescente la sensibilità relativa alla mobilità dei Disabili. Sempre più si pensa a realizzare iniziative che possano offrire informazioni utili sulle caratteristiche dell’hotel anziché sull’accessibilità dei percorsi he si dovranno fare o per ragioni di lavoro o per motivi di svago.

Il servizio Access Earth si basa sulla capacità critica degli utenti Disabili che frequentando strutture e luoghi valutano entrambe in base all’esperienza vissuta. L’idea di McCann è validissima perché rende protagonisti gli stessi Disabili che valuteranno in prima persona gli ambienti e i luoghi che avranno “vissuto”. L’aspetto critico è che sovente il giudizio dell’utente è condizionato da molteplici fattori quindi non sempre l’obiettività è al 100% e non sempre una forma di disabilità può definire appieno il grado di usabilità di una struttura o di un percorso in virtù proprio di esigenze differenti che hanno altri Disabili.

Access Earth sicuramente sarà un valido supporto al viaggiare dei Disabili e sicuramente crescerà in fretta proprio perché non ha la necessità di costruire un “plotone” di esperti che visitano e valutano le differenti location.

Il 26 febbraio scorso abbiamo parlato del progetto ViaggiareDisabili.com nell’ambito dell’intervista a Sowmya Sofia Riccaboni.
A differenza di Access Earth Viaggiare Disabili prevede che le strutture e i luoghi vengano visitati da esperti del team affinché la valutazione sia completa e obiettiva e porti a una scheda valutativa che possa rispondere alle varie esigenze di tutte le forme di disabilità.

I due progetti partono da due presupposti completamente differenti ma condividono un unico obiettivo: mappare luoghi e strutture accessibili ai Disabili. Altri progetti si affiancano a questi due citati perché oltre a pensare alle Smart City si pensa anche alla creazione delle Easy City. Ossia alle città di più facile fruizione da parte di tutti, Disabili e non.

L’importanza del tema della mobilità è tale da aver indotto anche la UILDM – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare – a dedicare la propria Giornata Nazionale 2016 a questo tema.

Mobilità è integrazione, l’integrazione è la possibilità di vivere un mondo condiviso con chi non è Disabile ma soprattutto di “viverlo”. Molto c’è da fare perché purtroppo si è agito poco nei decenni già trascorsi. Speriamo che il futuro ci riservi un’attenzione che possa fare del mondo un ambiente rigorosamente riservato a tutti.

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