Aveva commosso gli spettatori di Tú Sí Que Vales e interessato i nostri lettori. Maximilian Sontacchi promuove il progetto “Ri-mettiamoci in moto”.
Il 21 ottobre 2015 Disabili DOC parlava di Maximilian Sontacchi attraverso l’articolo: “Maximilian commuove pubblico e giuria di Tù sì que vales”.
Maximilian aveva commosso la giuria, la platea e tutti gli spettatori di Tú Sí Que Vales con una storia forte e ricca di caparbietà tanto da vincere quella disabilità che avrebbe annientato molte altre persone o che, comunque, le avrebbe dissuase dall’idea di poter continuare a coltivare la propria passione. Proprio in quella trasmissione Sontacchi dichiarò l’intenzione di voler sviluppare un progetto a supporto di chi Disabile come lui avrebbe ancora voluto godere della propria passione, della moto.
A distanza di mesi il progetto di Maximilian Sontacchi ha preso piede, si è concretizzato ed esprime tutto il suo significato attraverso il nome dello stesso progetto: “Ri-mettiamoci in moto”. La galleria che segue mostra Maximilian e vari suoi colleghi e amici presenti all’appuntamento organizzato da Veronafiere.
Nella galleria che segue potete rivivere differenti momenti di quella giornata che oramai risale al gennaio scorso ma che ritorna attuale data l’internazionalità che sta assumendo il progetto di Sontacchi.
Da Veronafiere alla Svizzera.
Maximilian è stato infatti ospite della trasmissione di LA2 “Sport non stop” durante la quale ha potuto promuovere il motociclismo per persone Disabili e far conoscere il progetto “Ri-mettiamoci in moto”.
Lo sport è uno strumento importante per tutti quei Disabili che vogliono mettersi in gioco attraverso varie discipline che hanno già portato alla fama e alla gloria differenti atleti italiani. Il pilota padovano ben conscio di quanto valga lo sport per una persona Disabile con il suo progetto ha certamente posto le basi non solo alla creazione di un team ma anche alla promozione del “culto del possibile”.
Continueremo a seguire l’attività di Maximilian Sontacchi e del suo team augurandoci di poterlo prossimamente intervistare per Disabili DOC.
Di seguito, dopo la galleria di immagini, vi proponiamo il comunicato stampa che venne diffuso in occasione della partecipazione di Maximilian Sontacchi al Motor Bike Expo.
Comunicato stampa
Maximilian Sontacchi protagonista al Motor Bike Expo
col progetto “Ri-mettiamoci in moto”.
Da Tú Sí Que Vales al Motor Bike Expo di Verona per promuovere il progetto targato Maxidrift: “L’obiettivo è quello di metterci a disposizione di tutti coloro che hanno bisogno di sentirsi dire che possono riprendersi la propria vita continuando a puntare sulla propria passione”.
Verona – Tutto è possibile, basta volerlo. È in questo slogan che si concentra l’essenza della filosofia di Maximilian Sontacchi, primo pilota paraplegico a prendere parte ad una competizione FMI, oggi a capo del team Maxidrift. Ospite presso lo stand MA-FRA in occasione del Motor Bike Expo di Verona – la rassegna motoristica più importante del Nord-Est, con oltre 150.000 presenze registrate tra espositori e visitatori provenienti da tutta Europa, USA e Kuwait – il 27enne padovano ha colto l’occasione per promuovere l’ambizioso progetto “Ri-mettiamoci in moto” e presentare il fitto programma di impegni 2016: dalla continuazione dell’attività sportiva in pista all’organizzazione di eventi di solidarietà.
Nato e portato avanti grazie alla collaborazione chiave di Luca Chiarini e Bura Promotion, l’obiettivo del progetto consiste nel rimettere in sella ragazzi che hanno subito un trauma grave come la paraplegia e farlo in totale sicurezza; attraverso un percorso che si apre con la partecipazione a corsi di velocità di base rivolti a principianti, neofiti/stradali e professionisti diretti da Alessio Toffanin (pilota plurititolato ed istruttore velocità), sotto la supervisione di Paolo Marchioni (istruttore federale FMI), seguiti da alcune giornate di prove libere. Tre, al momento, gli appuntamenti in calendario già fissati per il 22/23 marzo, 7 e 15/16 aprile prossimi presso il Motodromo di Castelletto di Branduzzo (PV).
Nella giornata conclusiva della kermesse scaligera, l’incontro condotto di fronte ad un folto pubblico dal giornalista Boris Casadio, nota voce dei circuiti, ha rappresentato infine la giusta occasione per svelare – oltre alle nuove livree 2016 delle due Kawasaki Ninja 636 con grafiche ideate e realizzate da MAX Moto ART – anche i programmi sportivi della nuova stagione, che vedrà Maximilian Sontacchi, affiancato dagli altri due portacolori del team Maxidrift, il milanese classe ’92 Federico Perotti e il viareggino Sergio Bachi, confrontarsi con piloti normodotati nel campionato Rehm Race Days (con tappe previste sui principali circuiti d’Europa: da Cartagena a Valencia, passando per Rijeka, Mugello, Most, Magny Cours, Slovakia Ring, Portimao e Jerez), nella speranza di poter essere ugualmente al via del Trofeo Italiano Amatori.
Maximilian Sontacchi (fondatore Maxidrift Team): “Essere presenti al Motor Bike Expo da protagonisti a meno di un anno dal mio ritorno alle competizioni ufficiali (lo scorso giugno nel contesto della Di.Di World Bridgestone Cup riservata a piloti disabili, ndr) mi riempie di grande orgoglio. Con i nostri corsi vorremmo dare l’opportunità a tutti quei ragazzi che sognano di tornare in moto ma per paura o mancanza di mezzi adeguatamente modificati sono impossibilitati a farlo; accompagnandoli in un percorso completo che prevede una parte teorica, pratica ma anche psicologica. Dopo essere riuscito ad adattare la moto in rapporto alle mie problematiche, rispettando tutti i canoni di sicurezza e dopo averla opportunamente collaudata sulla mia persona, ho deciso di condividere questa esperienza con l’amico Sergio Bachi, mettendogli a disposizione la mia Kawasaki 636. Vederlo risalire in sella dopo 13 anni mi ha regalato un’emozione immensa, oltre a farmi comprendere che questo progetto poteva davvero realizzarsi. La prima volta che sono rimontato in moto, di fronte alla prima staccata, non sapevo se sarei riuscito a curvare o meno. Dopo la prima curva mi sembrava di aver lasciato la moto in garage due giorni prima, invece che dieci anni fa. Ovviamente, ci tengo a sottolinearlo, la sicurezza resta la cosa più importante. Il sistema adottato, che ci permette di staccarci dalla moto in caso di eventuale caduta, è stato certificato in seguito a svariati collaudi. Vedere ragazzi nelle mie stesse condizioni che tornano a sorridere solo perché riescono nuovamente a guidare una moto è ciò che realmente mi spinge a portare avanti questo progetto. Dai primi due corsi che si sono tenuti lo scorso anno sono risaliti in sella ben 14 ragazzi in carrozzina; uno di questi è proprio ‘Bob’ (Federico Perotti, ndr), che ha proseguito l’avventura insieme a noi fino ai test invernali svolti due settimana fa in Spagna, sul circuito di Cartagena. È andato subito fortissimo nonostante i cinque anni di stop. Questo soltanto per dire che volere è potere. E, a proposito di volere, dalla Spagna torno con il primo podio (3° posto, ndr) conquistato contro i normodotati; il ringraziamento va alla Rehm che ci permette di competere contro di loro e spero che anche in Italia questa possibilità possa concretizzarsi presto”.
Federico Perotti (pilota Maxidrift Team): “Alla fine dello scorso anno sono tornato per la prima volta in sella dopo cinque anni grazie ai corsi di Max; a gennaio di quest’anno a Cartagena ho disputato la mia prima gara dopo l’incidente. Tornare in pista è stato incredibile e strano allo stesso tempo: dopo il primo giro mi pareva di aver lasciato la moto ferma da due giorni e non da cinque anni. È accaduta una cosa che non credevo possibile: sono guarito dall’unico vero handicap che l’incidente mi aveva procurato, togliermi la moto. Grazie ai corsi organizzati dal team Maxidrift sono riuscito a riconquistarla, perché la moto è una passione insostituibile. Sono felicissimo di aver ricominciato a vivere come facevo prima. La gente che in questi giorni di fiera è venuta a trovarci è stata tanta e mi auguro che la mia testimonianza possa rappresentare uno stimolo per tutti gli appassionati di questo sport per tornare a credere nel loro sogno. Con questo progetto vorremmo dimostrare che anche con una disabilità si può vivere la propria passione. Ci tengo a ringraziare MA-FRA, i nostri sponsor e tutti coloro che ci stanno dando una mano per rendere possibile un progetto così costoso da portare avanti. Luca, uno dei nostri main sponsor, su tutti…”.
Luca Chiarini (Event Manager – Bura Promotion): “Al termine di questo Motor Bike Expo un sacco di progetti e idee invadono in maniera positiva la mia testa. Il ringraziamento va a Federico e Maximilian per la fiducia e la voglia di vivere che dimostrano ogni giorno. Del resto ho conosciuto Max poco dopo il suo incidente e ho subito ammirato la sua forza e vitalità. La sua è una bella storia e sono felice di essere stato tra i primi ad aver creduto in questa iniziativa. Quando ho chiuso l’associazione che avevo fondato dieci anni fa ho deciso di devolvere gli ultimi fondi a Maximilian, affinché potesse tornare a correre in pista e portare avanti il progetto di una scuola. Penso che il messaggio che vi sia dietro sia molto più importante della sola moto, ovvero: nella vita non si molla. E le passioni sono fondamentali per vivere. Il progetto che stiamo coltivando non consiste in una sola giornata di prove bensì in un percorso vero e proprio. Essendo un progetto molto grande spero che anche realtà importanti possano sostenerlo in futuro e farsi portavoce della nostra voglia di correre, della nostra voglia di vivere”.
Gianluca Chiavari (Team Manager LakÈs Biker Team): “Con Max ci siamo conosciuti per caso a Vallelunga, in occasione della gara per disabili organizzata dai Di.Di. Il suo spirito e la sua forza di volontà non passano indifferenti e quindi come team abbiamo deciso di aiutarlo nella realizzazione di questo progetto. Anche quest’anno, come la scorsa stagione, avremo la fortuna di avere con noi Max e Bob per questo appuntamento, mettendo loro a disposizione il nostro pool di meccanici e tecnici. Sono sicuro che andranno forte”.
Maxidrift.it – Press Officer
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