La robotica al servizio dei Disabili

A firma di Dora Millaci compare su Cronacaedossier.it l’articolo “Disabili e robotica, il binomio del futuro” che ci ricorda quanto la tecnologia possa fare per i Disabili.

Parlando proprio di tecnologia ci piace usare una definizione che ben chiarisce il rapporto che può esserci fra la stessa e la nostra categoria, la definizione è “tecnologia amica”. Nell’ambito di quella evoluzione tecnologica che caratterizza i nostri tempi la robotica è quel segmento tecnologico che potrà certamente risultare interessante e coadiuvante nei confronti di chi è Disabile. Ultimamente sono stati presentati dei robot in grado di interagire verbalmente con il proprio interlocutore umano, la tecnologia è certamente agli albori ma è l’inizio di uno studio che porterà, speriamo presto, ad avere dei partner tecnologici evoluti.
Un robot in grado di affiancare un Disabile non solo potrà soddisfare delle esigenze tecniche derivanti dalle ridotte capacità residue, ma potrà anche essere una compagnia quotidiana utile a molte persone.

La robotica potrà anche far evolvere la ricerca bionica, potrà far crescere la qualità degli arti che potranno tornare a ricoprire un ruolo importante nella vita quotidiana del Disabile.

In questo contesto di evoluzione chi potrà fare la differenza sarà il Disabile con il suo protagonismo che influirà le scelte per quanto riguarda le priorità da soddisfare e di come componenti o robot completi potranno meglio rispondere alle esigenze delle persone con disabilità.
Viviamo in un’epoca in cui non dobbiamo più tentare perché semplicemente è già possibile riuscire a ottenere quanto necessario, logicamente il progresso continuerà a migliorare la tecnologia e la nostra vita con nuove e più interessanti proposte, ma da subito si deve mirare alla meta ultima, alle soluzioni che riteniamo più adeguate al D-Mondo.

Image Credits: Biomedical.closeupengineering.it