Ci sono notizie di cui nessuno parla ma che vengono annunciate dai conti correnti mancanti del bonifico INPS del 1º di ogni mese. Quando vedremo pagata la nostra pensione di Invalidità o l’Indennità di Accompagnamento o ancora la reversibilità del genitore?
In questi giorni non è stata protagonista nei TG la notizia che non sarebbero giunte il 1º del mese le pensioni di Invalidità, l’assegno di Accompagnamento o la reversibilità del genitore che, invece, arrivavano puntualmente il 1º di ogni mese.
Probabilmente abbiamo salvato talmente tante banche da dover rimandare l’erogazione di quanto per molti è fonte di sussistenza e per i Disabili anche di indipendenza.
Se per i nostri anziani, che hanno ricostruito questa patria nel dopoguerra, è ignobile l’attesa della propria pensione procrastinata di 10 giorni per risparmiare una manciata di milioni di euro è altrettanto ignobile che un governo procrastini il pagamento di pensioni e assegni come di reversibilità a persone che debbono dipendere da altre che vi sono a fronte di un salario.
Solitamente il 1º del mese o il 2 si paga lo stipendio alla propria badante. I più fortunati, come me, dovranno solamente integrare quanto manca rispetto a quanto ricevuto come contributo del Progetto Vita Indipendente. Ma come fanno coloro che debbono tirare la cinghia unicamente basandosi su quanto doveva essere accreditato già 3 giorni fa? Come mai c’è scarsezza di articoli in internet riguardanti questo argomento?
Se è veramente reale che il cambio di data è correlato alla legge di stabilità allora ciò significa che siamo proprio alla frutta e che tutti quegli ottimismi espressi con tanta enfasi sono solamente una presa in giro. Il Manifesto, in data di ieri, ricicla un articolo pubblicato il 22/10/2014; per questo motivo non conosciamo l’attendibilità delle cifre riportate come non sappiamo se le citazioni appartengono al tempo attuale o alla prima stesura dell’articolo.
Una cosa è però certa: è incredibile che si speculi sulla valuta con cui si pagano le pensioni!
È altrettanto incredibile come in queste ore non ci sia stata una bufera di articoli a tutela dei pensionati o di coloro che vivono attraverso l’erogazione di particolari fonti di sostentamento che non sono neppure degne di definirsi pensioni: mi riferisco alla pensione di Invalidità che non è neppure pari a quella sociale ritenuta minima per la sopravvivenza.
Anche qualora la speculazione sugli interessi della valuta faccia risparmiare 6 o più milioni di euro, resta l’indecenza di un paese con una flotta di auto blu da fare invidia agli Stati Uniti d’America ma che al contempo mette la benzina nelle stesse automobili attingendo dai risparmi fatti su chi non ha più le energie, o non le ha mai avute, di protestare.
Se gli italiani avessero la cultura politica dei francesi avrebbero già paralizzato il paese mentre invece non si sentono neppure starnazzare quelle associazioni di categoria che dovrebbero tutelare gli interessi di Anziani e Disabili.
È una indecenza!
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