Fra le chiese giubilari, in occasione dell’imminente avvio dell’Anno Santo, la diocesi ambrosiana ha inserito il Santuario milanese del Beato Don Carlo Gnocchi.
Fonte – La diocesi ambrosiana ha indicato anche il santuario milanese del beato don Carlo Gnocchi fra le chiese giubilari in vista dell’ormai imminente avvio dell’Anno Santo il prossimo 13 dicembre.
L’arcivescovo di Milano, Cardinale Angelo Scola, con due distinti decreti ha infatti formalizzato l’elenco diocesano delle 9 chiese giubilari, dove sarà possibile ottenere l’indulgenza plenaria, affiancate da 59 chiese penitenziali presenti nelle sette zone pastorali. Per quanto riguarda la città di Milano, accanto al Duomo “Chiesa madre di tutti i fedeli ambrosiani”, ci sono la basilica di Sant’Ambrogio e appunto il santuario del beato don Carlo Gnocchi, situato presso il Centro IRCCS “S. Maria Nascente” Fondazione Don Gnocchi di Milano, in via Capecelatro, 66.
«L’Anno Santo della Misericordia, indetto provvidenzialmente dal Santo Padre, a 50 anni dalla chiusura del Concilio Vaticano II – scrive il Cardinale Scola nella nuova lettera pastorale “Educarsi al pensiero di Cristo” – rappresenta una grande occasione di conversione della nostra “mentalità”, cioè di genesi dell’uomo nuovo. Papa Francesco ci ricorda che “la Chiesa ha la missione di annunciare la misericordia di Dio, cuore pulsante del Vangelo, che per mezzo suo deve raggiungere il cuore e la mente di ogni persona”».
Il santuario dove riposano le spoglie mortali del beato don Gnocchi rappresenta uno dei luoghi in cui sarà possibile aprire la Porta della Misericordia e concedere ai fedeli quanto stabilito da Papa Francesco nel momento in cui è stato indetto il Giubileo straordinario della misericordia, chiedendo che il momento dell’acquisto dell’indulgenza plenaria giubilare (recandosi nelle predette chiese) sia “unito, anzitutto, al sacramento della Riconciliazione e alla celebrazione della Santa Eucaristia con una riflessione sulla misericordia”, sottolineando come “necessario accompagnare queste celebrazioni con la professione di fede e con la preghiera per me e per le intenzioni che porto nel cuore per il bene della Chiesa e del mondo intero”.
Le chiese giubilari – ricorda il Cardinale Scola – rappresentano luoghi significativi per la spiritualità e la carità in cui sperimentare “l’amore di Dio che consola, che perdona e dona speranza” (Bolla Misericordiae vultus, n. 3) e per tale motivo viene stabilito che “per tutta la durata dell’Anno Santo, a partire da domenica 13 dicembre 2015, venga aperta una Porta della Misericordia” in 9 chiese nelle sette zone pastorali. Per la città di Milano, la scelta è caduta anche sul santuario del beato don Carlo Gnocchi, proprio per rendere evidente la valenza di spazi in cui è immediato il richiamo al mondo della sofferenza.
Fino ad oggi sono decine di migliaia i fedeli e devoti che si sono recati in pellegrinaggio – in gruppi organizzati o singolarmente – all’urna del beato don Carlo Gnocchi. Al momento di preghiera dinnanzi alle sue spoglie mortali spesso fanno infatti seguito la celebrazione di una Messa in santuario e la visione degli oggetti e dei filmati che illustrano la vita e le opere di don Carlo, conservati nell’adiacente museo. Nella maggior parte dei casi si tratta di visite riconducibili a parrocchie, organismi e comunità religiose, sia della diocesi ambrosiana, che di altre, e soprattutto molte con la partecipazione di bambini e adolescenti.
Significativo anche il numero delle visite di scolaresche. Importante, come sempre, la devozione degli alpini al loro cappellano, con decine di visite organizzate da singoli gruppi e una grande partecipazione numerica. Ai pellegrini “organizzati”, vanno ovviamente aggiunti coloro che in modo spontaneo si recano quotidianamente a rendere omaggio al beato e i tanti che, frequentando i reparti ambulatoriali e di ricovero dell’Irccs “S. Maria Nascente”, sentono il bisogno di un momento di raccoglimento, di preghiera, di conforto.
Per tutti i visitatori è disponibile un opuscolo dedicato a don Gnocchi e al santuario a lui intitolato. L’opuscolo riassume la vita di don Carlo e il processo che ha portato alla sua beatificazione e illustra le caratteristiche della nuova chiesa, dalla posa della prima pietra fino alla dedicazione, dalla traslazione dell’urna al decreto di erezione a santuario.
Il Santuario si trova a Milano, in via Capecelatro 66 (zona San Siro) ed è visitabile tutti i giorni, dalle ore 9 alle 18. Dal lunedì al venerdì a mezzogiorno vi si recita il Rosario e alle 16 è celebrata la Messa. Messa che la domenica e nei giorni festivi è invece celebrata alle ore 10.30. Per informazioni o visite guidate, è possibile rivolgersi al rettore del santuario, don Maurizio Rivolta, o al Servizio Comunicazione e Relazioni Esterne della Fondazione (02 40308.226 – 02 40308.938), oppure scrivere a museo@dongnocchi.it.
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