Sin dal 14º secolo la città di Geel in Belgio accoglie i Disabili mentali all’interno dei propri nuclei familiari, un esperimento unico al mondo.
La città più “pazza” del mondo dice di se: «Metà degli abitanti è matta, l’altra metà è mezza matta.».
In realtà questa affermazione vuole solamente sottolineare il peso di un esperimento che incontra il proprio successo da secoli. Anziché ospitare i Disabili mentali all’interno di apposite strutture si è scelto di farli ospitare dalle famiglie che offrono loro un ambiente molto più accogliente e caldo tanto da ottenere ottimi risultati nella gestione delle diverse patologie.
Le famiglie di Geel in cambio di questo servizio percepiscono un mensile che giustifica e valorizza il loro operato e certamente contiene i costi di una spesa sanitaria gestita in forma più classica.
Le famiglie incoraggiano gli ospiti a interagire con i propri bambini e con tutti i membri della famiglia affinché vi sia una reale e totale integrazione nella comunità sociale che porterà a raggiungere un maggiore livello di benessere psicofisico.
L’operato delle famiglie di Geel è certamente un esempio di come bisognerebbe immaginare un mondo di reale inclusione, sicuramente è un progetto non semplice da replicare ma al quale bisognerebbe guardare non solamente per i Disabili psichici ma anche per quelli motori.
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