Roberto Moretti, 62 anni, ha compiuto “il viaggio” grazie alla sua Genny 2.0 che l’ha condotto sino a Santiago de Compostela.
Disabili DOC ha avuto il piacere di recensire Genny 2.0 di Gennymobility.com creata da Paolo Badano. Questa carrozzina, unica nel suo genere tanto da non meritarsi quasi la definizione di carrozzina, ha delle potenzialità tali da rendere possibile quello che altrimenti non si riuscirebbe a fare.
Oggi non vogliamo descrivere un mezzo di locomozione eccezionale bensì portarvi la testimonianza di chi l’ha usata per vivere un’esperienza unica e coinvolgente: percorrere il cammino che porta a Santiago de Compostela.
Roberto Moretti, 62 anni, in sedia a rotelle da 12 a causa di un incidente ha percorso 350 Km lungo il mitico cammino.
Roberto Moretti si riferisce con queste parole all’esperienza che poi avrebbe compiuto: «Era un desiderio di Patrizia, mia moglie. Intraprendere un cammino con lo spirito del pellegrino. E io volevo esserci, vivere il cammino al suo fianco.».
E così prosegue il suo racconto: «Siamo partiti dalla bellissima Leon ed abbiamo attraversato la pianeggiante regione del Pánaro ed i vigneti del Berzio. Abbiamo raggiunto la Galizia scalando il temuto O Cerbeiro per poi giungere a Samos ed il suo monastero, che ci ha mostrato una parte bucolica dove le persone vivono ancora di quello che la terra e gli animali dona loro. Ho visto le mulattiere, passando tra muretti di pietra, castagneti, boschi di giganteschi eucalipti e guadi su lastricati di pietra …».
Questo viaggio non è certamente uno dei tanti, bensì può essere definito “il viaggio”. Roberto ha potuto condividerlo con la moglie standole accanto in forma autonoma grazie appunto a un mezzo che rende maggiormente indipendenti anche su terreni impervi e consente veramente di “camminare” al fianco della persona a cui ci accompagniamo.
Una bella storia, una bella testimonianza per un successo personale a fronte di un’ottima scelta per l’ausilio che meglio poteva assecondare le necessità derivanti dalla disabilità. Spesso l’indipendenza non giunge solo dall’utilizzo di ausili ma soprattutto dalle corrette scelte di questi stessi, taluni dei quali possono veramente segnare la differenza.
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