Ci giunge un’ulteriore testimonianza tramite lettera dai parenti della Signora Angela che gratificano il nostro operato, grazie.
Fonte – «Il vostro compito è fondamentale e difficilissimo: accompagnare i vostri pazienti e i loro familiari, rassicurandoli nel dubbio, sostenendoli nella fragilità, facendo loro ritrovare il sorriso, ma soprattutto riconoscendo la loro identità come persone, al di là della malattia e dei protocolli».
Sono le parole delle nipoti della signora Angela, ricoverata per alcune settimane all’Hospice “S. Maria delle Grazie” di Monza della Fondazione Don Gnocchi, rivolte in un lettera a tutto il personale della struttura.
«Tutto questo noi lo abbiamo percepito – continua il messaggio – in un gesto delicato, in un nome pronunciato con partecipazione, in una gioia inaspettata… che può essere un barboncino bianco che all’improvviso entra nella stanza per salutare la sua padrona. Una gioia, questa, donata con infinita naturalezza da un medico che va ben oltre il suo dovere professionale e si occupa del “ben-essere” della persona che ha di fronte. Per noi e per la zia, in queste settimane, siete riusciti a fare tutto questo, dimostrando in ogni momento umanità e professionalità incomparabili. Grazie di tutto, davvero…».
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