Suscita scalpore la notizia giunta dal Regno Unito. Sarebbero morti 2.380 falsi invalidi dopo essere stati ritenuti abili al lavoro.
Che il lavoro uccida lo si sapeva da tempo, gli infortuni sul lavoro sono infatti un grave problema tanto più per specifiche attività. Quello che fa scalpore è che la gente muoia solo perché non percepisce più l’indennità a supporto del vivere Disabile.
Dal Regno Unito giunge con timidezza e imbarazzo una notizia che vedrebbe fra il dicembre 2011 e il febbraio 2014 ben 2.380 decessi nelle prime sei settimane dalla dichiarazione che la persona era abile al lavoro.
Sono pochi i dettagli relativi a questa notizia per tanto c’è solo da presumere che siano morti apparenti di soggetti fittizi la cui identità serviva solo per riscuotere l’indennità destinata ai Disabili. Tutto il mondo è paese, e l’Inghilterra non si distingue dall’Italia dove la piaga dei falsi invalidi esiste da anni.
Nel Regno Unito quanto in Italia c’è chi vive con imbarazzo una situazione che politicamente è poco giustificabile perché il mondo politico dovrebbe vigilare – attraverso giuste normative – su frodi di questo tipo che ledono i veri Disabili.
Se in Inghilterra il Ministro Iain Duncan Smith è giunto a dichiarare che quelle persone non sono mai esistite, quasi a negare il problema, in Italia c’è chi ha più volte negato il mito del falso invalido.
Nel nostro paese la pensione di invalidità è stata per decenni concessa impropriamente come contro partita per favori elettorali da una parte e dall’altra come strumento per alleviare soluzioni precarie alle quali altrimenti sarebbe stato difficile far giungere degli aiuti finanziari in mancanza di specifiche normative.
I Disabili – quelli veri – rappresentano una realtà dignitosa e degna di attenzione. Falsare la realtà del D-Mondo agevolando l’inserimento di figure improprie nel calcolo dei Disabili esistenti è un’azione becera, ignorante e contraria a qualunque forma di buonsenso, anche quelle più basiche.
Ritorneremo sul tema dei falsi invalidi quando affronteremo l’argomento relativo alla pensione di invalidità e all’assegno di accompagnamento. Per ora l’augurio è che vi sia anche da parte degli organi competenti l’indisponibilità ad assecondare la possibilità che si creino dei nuovi falsi invalidi che semplicemente rubano risorse destinate a chi non ne può fare a meno.
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