Conosciamo oggi una D-Donna, un donna con la “D” maiuscola per molte e differenti ragioni. Oggi Serena è protagonista su Disabili DOC.
Conosco Serena da molti anni. Ci siamo conosciuti nell’ambito di un forum per disabili dedicato a trovare l’anima gemella. È nata un’amicizia che vive tutt’oggi. Un giorno contattai Serena per invitarla a scrivere su Disabili DOC, parlando nacque l’idea di un’intervista che l’avrebbe vista protagonista.
Leggete molto attentamente le parole di Serena. Cercate anche di comprendere che è stata come l’ho sempre conosciuta e apprezzata. L’intervista non partorisce lo stereotipo fasullo del Disabile sempre felice della propria vita. È la storia di chi si racconta senza veli o briglie tenute da mani altrui.
Io mi auguro che tutti voi abbiate voglia di raccontarvi su Disabili DOC. Mi auguro anche di trovare racconti di Disabili felici e sereni, mi auguro di trovare nelle vostre storie vicende di miscellanea umanità.
Del racconto fatto da Serena mi ha colpito e intristito il disagio vissuto negli anni dell’asilo e della scuola dell’obbligo. Io mi sono sempre sentito fortunato e privilegiato nell’aver frequentato per sette anni l’Istituto Don Carlo Gnocchi di Milano. Il sapere, la competenza e la famigliarità di quella struttura mi hanno dato quello che forse è mancato a Serena e che certamente le avrebbe offerto un’esperienza più gioiosa e altre prospettive.
Oggi, però, il racconto è di Serena, lei è la protagonista e a lei va la parola, quindi voltate pagina.
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