«La disabilità è cambiata», questo è il concetto che esprime Paolo Badano attraverso Genny 2.0. Scopriamo Genny attraverso le parole del suo creatore.
Mi capita di dire talune volte di essere completamente, totalmente e indiscutibilmente rapito da ciò che vedo ed esamino. Questa sensazione la provai ricevendo il comunicato stampa che promuoveva Genny 2.0. Mi ricordo che arrivai sul sito Gennymobility.com e mi affrettai a chiedere alla Dott.ssa Jamila Abouri – di Geode Comunicazione – due cose: se poteva farmi ottenere la disponibilità del Dott. Badano per un’intervista – ed eccoci qui – e se potevo rapinare dal sito ufficiale tutte le immagini che sarebbero poi servite a scrivere di Genny.
Il 18 maggio scorso pubblicavo l’articolo “Genny 2.0: l’evoluzione di un progetto nato per amore e voglia di autonomia” che vi invito a leggere perché complementare alla storia che segue raccontata in formato intervista e anche per la presenza di un video che vi presenta Paolo Badano, la sua Signora ed esprime, a mio avviso, concetti interessanti oltre a svelare il perché la creazione si chiami Genny. Voi sareste in grado di azzardare un’ipotesi sul perché del nome?
Prima di lasciarvi alle parole del Dott. Paolo concedetemi di ringraziare la Dott.ssa Virginia Coletta – sempre di Geode Comunicazione – per l’insostituibile e paziente lavoro ponte che ha reso possibile un’intervista empatica che fa rivivere diverse storie tanto da scriverne una attualissima: Genny 2.0.
Ora, buona lettura.
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