In occasione della 88ª Adunata nazionale degli Alpini tenutasi a L’Aquila è stata esposta una reliquia dell’alpino Beato Carlo.
Fonte – Grande festa lo scorso fine settimana a L’Aquila per l’88ª Adunata nazionale degli Alpini, il cui motto “Ricordo, ricostruzione, dovere” ben si addice alle vicende della città abruzzese ancora alle prese della ricostruzione dopo il disastroso terremoto dell’aprile 2009.
Nel pomeriggio di sabato, nella basilica di San Bernardino, è stata celebrata la Messa in suffragio ai Caduti di tutte le guerre presieduta dall’Arcivescovo Ordinario Militare monsignor Santo Marcianò e dal Vescovo dell’Aquila monsignor Giuseppe Petrocchi, e concelebrata dai cappellani militari e dal presidente della Fondazione Don Gnocchi, monsignor Angelo Bazzari.
Nella stessa basilica, durante i giorni dell’adunata, è stata esposta una reliquia del beato Carlo Gnocchi, l’indimenticato cappellano degli alpini sui fronti greco-albanese e russo durante la Seconda Guerra mondiale: l’ostensione è stata organizzata da don Francesco Corazzari, parroco di Torrebruna (Ch), con il Gruppo locale degli alpini e con l’avallo della sezione ANA Abruzzi (foto sotto)Non sono mancati, nel corso della sfilata di domenica 17 maggio, tradizionale e suggestivo momento clou della manifestazione, con settantamila alpini in corteo alla presenza delle massime autorità civili e militari del Paese, i consueti striscioni testimonianza di affetto degli alpini per l’indimenticato cappellano don Gnocchi e per la sua “baracca” (nella foto in basso, quello della 62esima Compagnia).
Guarda dal film per la tv l’episodio della morte dell’alpino “Margherita”
Don Gnocchi alpino e l’urna del beato all’Adunata di Bergamo del 2010 (guarda la fotogallery)
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