Il 18 maggio 1950, alla presenza del Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi veniva inaugurato il Centro S. Maria della Pace per accogliere i mutilatini del Centro-Sud Italia. Domani, 11 giugno, le iniziative per ricordare l’anniversario.
Roma. Il 18 maggio 1950 veniva inaugurato il Centro “S. Maria della Pace” di Roma, alla presenza, insieme a don Carlo Gnocchi, dell’allora Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi.
Sono passati 65 anni da quel giorno e la struttura situata nei pressi di Ponte Milvio non ha mai smesso di funzionare, modificando radicalmente le proprie attività, ma conservando lo spirito del fondatore.
Giovedì 11 giugno sarà un’intera giornata dedicata a fare memoria di questo importante anniversario, gettare uno sguardo sulle sfide future e rilanciare la propria missione.
Alle ore 11, è in programma un momento di incontro su passato, attività presenti e prospettive future della struttura e, alle ore 16.00, la festa delle famiglie dei giovani pazienti del Servizio di Neuropsicomotricità.
Saranno presenti nell’occasione il presidente e il consigliere delegato della Fondazione, monsignor Angelo Bazzari e Marco Campari, insieme alla direttrice del Presidio Centrosud Simonetta Mosca.
Nel pomeriggio porterà il proprio saluto anche monsignor Andrea Manto, direttore del Centro per la Pastorale della Salute della diocesi di Roma.
“Non è con nostalgia che vogliamo vivere questo 65° anniversario – ha commentato la Direttrice del Presidio Centro-Sud della Fondazione Don Gnocchi, Simonetta Mosca – vogliamo invece viverlo con orgoglio. Siamo orgogliosi di questa storia gloriosa e importante che è la presenza della Fondazione a Roma, ma siano altresì orgogliosi di dare continuità al passato e proseguire in modo nuovo, tecnologicamente e scientificamente all’avanguardia e tenendo sempre alta la qualità del nostro servizio, quest’opera grandiosa che don Carlo ci ha consegnato”.
Cenni storici
Il Centro fu inaugurato nel 1950 alla presenza di don Carlo Gnocchi e del Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi per accogliere i mutilatini provenienti dal Centro-Sud Italia che qui trovarono cure mediche, istruzione, formazione professionale e integrazione sociale. A questo scopo, nel 1954 fu inaugurato il “Villaggio del lavoro”, con diverse sezioni: radiotecnica, orologeria, lavorazione del vimini, ceramica, calzoleria, falegnameria, meccanica e tipografia.
In questo Centro nacque, in anni nei quali ancora non si parlava di medicina riabilitativa, una delle prime palestre di fisioterapia e una piscina concepita per l’idroterapia. In seguito, la struttura accolse i minori non vedenti e i poliomielitici.
Negli anni ’70 il Centro avviò, in collegamento con la clinica ortopedica dell’Università di Roma, grazie al prof. Giorgio Monticelli, un intenso lavoro di riabilitazione sulle patologie della colonna vertebrale.
Negli anni ’80 e ’90 il Centro sviluppò nuove attività: gli “screening scolastici” per la diagnosi precoce delle deformità della colonna vertebrale, una sezione di riabilitazione respiratoria, il Servizio di Neuropsicomotricità (1982) e l’attività di ricerca scientifica, con il prof. Ignazio Caruso.
Nel 2000 ha aperto i battenti una Casa di cura a indirizzo riabilitativo e, dal 2004, una sezione di riabilitazione cardiologica in regime ambulatoriale e un rinnovato Servizio di Diagnostica per immagini.
Più recentemente, è stata potenziata l’attività privata, ed è stato attivato un Servizio di riabilitazione domiciliare.
Nel febbraio 2014, il Centro ha ospitato l’urna con i resti mortali del Beato don Carlo Gnocchi, per il Quinto anniversario della sua beatificazione, con la partecipazione straordinaria del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Il Centro oggi
Oggi, il Centro S. Maria della Pace di Roma opera nel campo della riabilitazione neuromotoria, pneumologica, cardiologica e nella riabilitazione delle patologie degenerative e vascolari. È articolato in due strutture sanitarie: una Casa di Cura per interventi di riabilitazione in fase “post acuta” e un Centro per la riabilitazione estensiva e di mantenimento, articolato a sua volta in diverse tipologie assistenziali (residenziale, semiresidenziale e ambulatoriale). Tra questi, un importante reparto di neuropsicomotricità dell’età evolutiva.
Sono altresì attivi, a supporto dell’attività riabilitativa: un laboratorio di analisi cliniche, attività di diagnostica per immagini, di neurofisiologia, di psicologia, attività educative, un Servizio Informazione e Valutazione Ausili, un Poliambulatorio specialistico, una piscina appositamente attrezzata per la terapia in acqua e attività di riabilitazione ambulatoriale e domiciliare.
Intensa è altresì l’attività di ricerca scientifica, anche in convenzione con l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Università “Sapienza” di Roma.
Recentemente è stato inaugurato un moderno laboratorio di Biologia Molecolare che ha aperto la strada ad un nuovo filone di ricerca nell’ambito della genetica e della medicina molecolare, con particolare riferimento alle malattie rare e di origine neurologica.
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