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Memorandum: le prime battaglie da condurre insieme

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Un mese fa, il 16 febbraio, nasceva Disabili DOC e il titolo dell’editoriale era «Disabili DOC, una sfida editoriale e culturale». Oggi puntiamo sul concreto: un promemoria di argomenti su cui dibattere, agire e pretendere.

Sono molte le necessità di un Disabile e di chi lo affianca. Come sono una infinità le incongruità legislative che regolamentano diritti e doveri della nostra categoria. La copertina di questo mese vuole essere un nutrito memorandum sui primi argomenti da affrontare. Certamente l’elenco non è completo ma vuole solo essere una traccia per sviluppare gli argomenti durante il 2015.

Sarà un impegno arduo ed oneroso. Qualora foste avvocati, neurologi o professionisti in materie che potrebbero aiutarci a formulare proposte definitive vi preghiamo di offrirci il vostro supporto come Advisor di Disabili DOC.

Bene, ora concentriamoci sul da farsi.

Memorandum sul da farsi V.1 – Febbraio 2015

  1. Ridefinizione della Pensione d’Invalidità e dell’Assegno di Accompagnamento
    Com’è possibile che una nazione che si dice civile sostenga i propri Disabili mettendoli in pensione a 18 anni? Com’è ancora possibile che una pensione – se proprio ci deve essere – sia di molto inferiore a quella minima denominata per questo “sociale”? Di conseguenza – per gioco filosofico – i Disabili che hanno una pensione ben al di sotto della sociale si debbono sentire ritenuti “asociali”?
    1. Da “Pensione d’Invalidità” a “Contributo all’Invalidità”
      Spiegheremo presto com’è equivalente a un insulto sociale diventare pensionati a 18 anni forgiando mentalità e condizionando la vita del Disabile all’inattività spesso pretesa dai genitori perché il figlio non perda i diritti acquisiti.
    2. Da “Assegno di Accompagnamento” a “Assegno per la Vita Indipendente – Livello base”
      Il concetto di “mobilità” per un Disabile è molto più esteso ed articolato rispetto a quello di tutti. Per questo e per cultura è doveroso cambiare nome per introdurre nella bocca di tutti un concetto a molti ancora ignoto: Vita Indipendente.
  2. Ridefinizione del limite di reddito oltre il quale si perdono svariati diritti già acquisiti se si è Disabili
    L’INPS nel 2014 stabilì, per gli invalidi civili gravi, un limite di reddito di € 16.449,85. Questi parametri non tengono conto della vita reale di chi è invalido al 100%.
    1. Proposta di un limite realistico
      Dimostreremo con i fatti e la matematica la follia che ormai dura da anni e che da anni si aggiorna solo per manciate di euro.
  3. Valutazione del progetto Vita Indipendente e sue eventuali correzioni
    È un atto di civiltà che deve avere una connotazione nazionale.
    1. Progetto Vita Indipendente
      Verranno proposte soluzioni per far evolvere una grande iniziativa che prese origine dalla caparbietà di pochi grandi Disabili che dimostrarono il valore di una teoria sul piano sociale e finanziario.
  4. Agevolazioni a supporto del lavoro autonomo gestito dal D-Professionista o dal D-Imprenditore
    Il Disabile che lavora in proprio crea occupazione per chi non ha deficit.
    1. D-Lavoro
      Proporremo una rivoluzione culturale a dimostrazione che i Disabili possono generare ricchezza anche come “soggetti attivi”.
  5. Revisione dell’inquadramento INPS per Colf e Badanti
    Com’è possibile combattere l’evasione fiscale quando il legislatore italiano non prende minimamente in considerazioe realtà specifiche e importanti come le Colf e le Badanti.
    1. Un nuovo inquadramento
      Dimostreremo come si può combattere l’evasione tutelando i diritti di Colf e Badanti che spesso affiancano il Disabile per anni, in alcuni casi per decenni. Maggiori diritti per i lavoratori domestici e maggiore tutela anche per il datore di lavoro.
  6. Proposta di erogazione gratuita di servizi ausiliari ma strategici per la vita del Disabile e sua inclusione nel mondo
    Nell’ambito dei costi troviamo due macro famiglie: costi reali e costi “a definizione”. I primi sono reali perché attribuibili a prodotti o servizi che per essere erogati generano obbligatoriamente un costo: se compriamo un TV o richiediamo l’installazione di una nuova linea telefonica riceviamo un prodotto e un servizio il cui costo è reale. Mentre invece vi sono servizi accessori che dovrebbero essere erogati a supporto di un miglior inserimento nel modo da parte di chi è Disabile.
    1. Proposta di sgravio costi
      Dimostreremo come senza creare scossoni alle finanze di nessuno si potrà offrire ai Disabili dei servizi che non genereranno costi ai fornitori.
  7. Riconsiderazione del concetto di “ausilio” ai fini della riduzione dell’aliquota IVA al 4%
    La disabilità è talmente variegata da patologie e necessità derivanti che l’auisilio più che un prodotto è un “concetto” e strumento di indipendenza.
    1. Definizione di ausilio per autocertificazione
      Può capitare che un disabile abbia particolari necessità. Spesso queste si risolvono tramite prodotto o soluzione non sempre riconosciuti come ausili nella più classica accezione del termine. Concediamo al Disabile di dichiarare sotto la propria responsabilità la natura di “ausilio” per il bene che sta acquistando.
  8. Estensione della “Carta Blu” a cielo e mare
    Inviteremo le compagnie aeree e gli armatori a formulare un’offerta equivalente alle agevolazioni offerte dalla Carta Blu di Trenitalia che nacque all’epoca delle allora Ferrovie dello Stato.
    1. Una proposta Business
      In questi giorni si parla di quanta ricchezza porterà il Giubileo indetto da Papa Francesco. I Disabili non durano solo 12 mesi è rappresentano un potenziale di 650 milioni di consumatori. Una semplice agevolazione potrebbe svegliare o dirottare la D-Utenza.
  9. Proposta del diritto di espletare pratiche per enti ed altre strutture “in domus” o con supporto “in loco parentis”
    Gli enti e le grandi strutture statali, e non, dovrebbero dare il loro supporto affinché un loro operatore giunga a casa del disabile o presso la struttura dove lavora. In alternativa, anche se non la privilegiamo, dovrebbero poter sempre delegare una figura che sostituisca loro e forse anche i genitori senza per questo attivare procure e deleghe complesse da gestire e/o far terminare.
    1. Formuleremo proposte collaborative
      Spiegheremo l’efficacia di un simile agire e proporremo delle operatività utili ai differenti soggetti.
  10. Adeguamento della legge sulla Privacy ai casi in cui si dimostra lesiva per la genericità del testo
    La legge sulla privacy lede i Disabili e i loro diritti tanto più se venisse recepita alla lettera.
    1. Correggiamo una legge
      Con semplici e poche parole si potrebbe correggere un testo che non tiene conto di realtà particolari come quelle che spesso coinvolgono i Disabili.
  11. Trasporti e posteggi riservati
    È tutta questione di cultura …
    1. Proposte per adeguare le normative vigenti
      È sufficiente, quasi sempre, correggere ciò che e stato legiferato senza cognizione di causa.

L’elenco può sembrare lungo ma è solo la cima di un iceberg che ha bisogno delle attenzioni di tutti. Parlando di disabilità i diretti interessati – com’è ovvio – sono i Disabili. Quindi fatevi avanti e proponete soluzioni ai vostri problemi. Escludendo le necessità personali ve ne sono molte che ci accomunano. Capire il vostro pensiero significa fare maggiormente centro rispetto all’obbiettivo che ci prefiggiamo: contribuire a migliorare la realtà.

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About Author

Sono nato il 25 febbraio del 1963 ed a 23 anni ho coronato il mio primo sogno d'impresa: un'attività commerciale che durò per circa vent'anni. Dopo un periodo sabbatico fondai nel 2009 Ideas & Business S.r.l. che iniziò la sua opera come incubator di progetti. Nel 2013 pensai di concretizzare un sogno editoriale: realizzare un network di testate online. DisabiliDOC.it è la seconda testata attiva dal 16 febbraio 2015. Altre già pensate e realizzate prenderanno vita pubblica nei prossimi mesi. Per ora scrivo per passione come per passione ho sempre lavorato per giungere alla meta.

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