Ultimamente il progresso ha velocizzato i suoi processi. I Disabili, il D-Mondo, hanno il dovere – l’obbligo – di essere tanto protagonisti da determinare le scelte strategiche che definiranno un “futuro per tutti”. Non sempre il progresso strizza l’occhio al D-Mondo, noi abbiamo il dovere di pretendere un futuro cosciente e consapevole.
Le parole che introducono all’articolo sono chiare e lapidarie: il Disabile deve farsi protagonista e partecipe del futuro che oggi stiamo delineando. Questa non è una richiesta o un invito, questa è la necessità di una categoria che si deve rendere sempre più consapevole del fatto che un progresso “modaiolo” può non tenere sempre conto delle necessità e dei dei diritti di chi è Disabile.
Il Disabile deve avere un grande rispetto della tecnologia e di tutti i suoi attori, con quanto abbiamo scritto non vogliamo criticare, semplicemente vogliamo sottolineare che non tutto viene pensato per tutti.
Negli ultimi anni, per risparmiare sui costi dei pulsanti e non solo, si sono imposti i sistemi touch. Questi per taluni versi sono utili a molti Disabili ma per altri rappresentano l’impossibilità di utilizzare un telefono intelligente – uno smartphone – o un tablet. Quello che i Disabili debbono fare è suggerire delle D-Soluzioni destinate a mantenere quasi invariato il prodotto ma in grado di farlo evolvere e convergere verso un utenza che sia di persone normodotate e di persone Disabili.
Questo è l’obbiettivo che ci si deve porre per essere responsabili nei confronti della nostra categoria e di quanti potrebbero farne parte per qualunque fatalità la vita gli vorrà riservare.
Siate propositivi, Disabili DOC vi darà spazio!
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