DisabiliDOC.it presenta la propria missione e spiega i valori su cui si fonderà la comunicazione. Restituiamo al sostantivo Disabile tutto il peso e la dignità cancellati da anni di «Diversamente Abili» o addirittura «Diversabili».
Le sfide coraggiose sono quelle che partono da un’idea ben precisa: cambiare o innovare. Si pensa spesso che per essere innovativi si debba ad ogni costo cambiare qualcosa, questo atteggiamento forzato porta a commettere degli errori, errori anche madornali che producono danni a cascata.
Nella seconda metà degli anni ’70 si iniziò a perseguire l’integrazione forzata del Disabile nelle scuole pubbliche ritenendo questa scelta più saggia rispetto alla frequentazione di strutture come l’Istituto Don Carlo Gnocchi di Milano, ad esempio, all’interno del quale non si educava al culto del possibile solo il Disabile ma anche la sua famiglia.
Quando qualcosa di tutta questa innovazione iniziò a scricchiolare si corse ai ripari dando una mano di bianco su un intonaco che non si reggeva in piedi: si creò la figura evoluta, ma falsa, dei «Diversamente Abili» o addirittura della sua forma contratta ossia «Diversabili».
Si resero così felici i genitori di quei Disabili che avevano difficoltà ad accettare il proprio figlio, si fece felice anche qualche disabile che così avrebbe creduto di più in se stesso, ma soprattutto si legittimava lo stato e le istituzioni tutte a essere latitanti nei confronti delle nostre necessità.
In quanto «Diversamente Abili» avremmo potuto badare a noi stessi utilizzando quel diversamente che sottintende la capacità d’azione, magari esercitata diversamente ma pur sempre esercitata …
Leggete la nostra missione e avrete degli interessanti approfondimenti sull’argomento.
Nella seconda metà degli anni ’90 vennero censite tutte quelle Associazioni, ONLUS e … che si occupano di sociale, di Disabili e dintorni. Erano più di 2.800 sul solo suolo italico. Ognuna di queste realtà ha un valore inestimabile, spesso la loro azione si sostituisce alla latitanza dello stato che attraverso la sanità, in taluni casi, non è nemmeno in grado di fornire tramite ASL un respiratore a un Disabile distrofico che altrimenti soffocherebbe.
La disabilità si manifesta sotto svariate forme ma ogni Disabile – di ogni tipo – ha gli stessi problemi di base proprio in quanto Disabile.
Vogliamo allora chiederci il perché un plotone, una macchina da guerra, di 2.800 realtà associative non sia riuscita a piegare lo stato difronte alle nostre necessità? L’Italia non è una nazione che difende i più deboli? I politici non hanno figli disabili? Cos’ha impedito di fare ciò che invece si è fatto in altri paesi d’Europa? Alla fine di chi è la colpa di questa staticità?
Ecco perché Disabili DOC scende in campo con la grinta di tentare ciò che non è mai neppure stato proposto. Disabili DOC nasce per volontà di una società fondata da un Disabile che non ha il timore di definirsi tale, anzi è consapevole di aver fatto tante cose da mettere in crisi anche un normodotato con il suo bel 100% di capacità residue.
Come capita per i cosiddetti normodiotati, anche i Disabili possono essere capaci o no. Questo però prescinde dalle loro capacità residue se si danno loro gli strumenti per l’autonomia e per la loro Vita Indipendente.
Si può fare molto anche essendo Disabili, basta non negare la propria condizione dietro parole vuote come «Diversamente Abile» o «Diversabile». Per cambiare bisogna agire, non ribattezzare … (Carlo Filippo Follis)
Seguiteci, sosteneteci, rendetevi Protagonisti DOC e insieme riprenderemo in mano il bandolo della matassa …
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